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Colpo di calore in età pediatrica

Intervista alla dott.ssa Elena Piacentini, medico pediatra-allergologo CDI.

L’estate è una stagione bellissima, ma la sovraesposizione al sole e alle alte temperature possono provocare il colpo di calore. Per gli adulti è abbastanza semplice distinguerne i segnali, mentre nell’infanzia diventa più complesso, specialmente per i più piccoli, dal momento in cui non riescono ancora ad esprimere correttamente i sintomi.

Quando la temperatura sale ed in particolare sale il tasso di umidità, l’organismo viene messo a dura prova. I bambini, in particolar modo i più piccini, sono soggetti ancor più vulnerabili perchè la loro termoregolazione è meno efficace a causa della ridotta superficie corporea, che permette la  traspirazione.

I colpi di calore sono dovuti a un innalzamento improvviso della temperatura corporea. Possiamo quindi riconoscere tre condizioni principali  che possono causare i colpi di calore:

  • temperatura elevata;
  • alto tasso di umidità;
  • scarsa aerazione.

Queste condizioni si verificano solitamente quando la temperatura corporea raggiunge o supera i 38°C e qualche volta anche meno. Durante il colpo di calore, cervello, cuore, reni e muscoli sono tutti a rischio di danni: una condizione potenzialmente pericolosa per la vita che può richiedere un trattamento di emergenza.

I bambini e i bambini piccoli possono diventare irrequieti e irritabili. Altri sintomi includono astenia, sonnolenza, pallore, ipersudorazione, ritmo cardiaco e respirazione accelerati, vertigini, svenimento, crampi muscolari, sete intensa, nausea e vomito. Può anche coesistere l’eruzione cutanea da calore con arrossamento cutaneo e piccole vescicole che solitamente compaiono sul collo e nella parte superiore del torace, nell’inguine e nelle pieghe del gomito. Gli eritemi sono spesso innocui e possono trarre benefici dai rimedi tipo bagnetti a 37°C con amido di riso.

Nel caso si verifichi il colpo di calore la prima cosa da fare è rinfrescare il bambino e spostarlo in un luogo fresco, farlo sdraiare e alzargli i piedi. Fargli assumere acqua a temperatura ambiente a piccoli sorsi e rinfrescare la pelle con un impacco freddo o un asciugamano bagnato.
Il colpo di calore può purtroppo anche essere anche severo e perciò non va sottovalutato soprattutto nei bambini con malattie croniche. E’ quindi fondamentale prevenirlo tenendo i piccoli lontani dal sole, quando fa troppo caldo, negli orari più a rischio (dalle 11 alle 17), prediligendo i luoghi più freschi e assicurando una buona idratazione. Bisogna inoltre prestare attenzione agli indumenti preferendo abiti larghi e freschi di tessuti naturali quali cotone e lino che permettono una maggiore traspirazione preferendo colori chiari  che respingono i raggi solari.

Bisognerà altresì evitare di fare troppa attività fisica con le alte temperature rimandando i giochi nelle ore più fresche del tardo pomeriggio. L’ambiente va mantenuto il più possibile confortevole aumentando la ventilazione, eventualmente utilizzando un ventilatore. È possibile utilizzare anche il condizionatore, avendo cura di tenere una temperatura ambientale di 23-24° e cercando di non passare continuamente da ambienti più caldi ad altri più freschi o viceversa. Importante soprattutto utilizzare la funzione di deumidificazione.

Il bambino va esposto al sole diretto con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto. I raggi solari sono molto utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve avvenire in maniera graduale; bisogna utilizzare sempre creme solari ad alta protezione perché l’esposizione non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle; importante inoltre bagnare spesso la testa  e rinfrescare tutto il corpo con una doccetta fresca. Fare attenzione ad aumentare l’apporto idrico per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. In caso di caldo intenso possono essere utili anche le bevande che contengono sali minerali e privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura. Insalata, fiori di zucca, melanzane, peperoni e pomodori, sono solo alcuni tra gli alimenti salutari che vanno assolutamente consumati nei mesi caldi. Nelle verdure si trovano molti sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese e potassio), vitamine (A, C, B1, B2, B12, E, niacina, acido pantotenico e biotina), acqua (per l’80-90%) e fibre.  Va ridotto l’apporto calorico, in particolare quello fornito da cibi grassi mentre è preferibile assumere carboidrati semplici a più rapida digeribilità.

Come si curano i colpi di calore e come intervenire?

Portare il bambino in un ambiente ombreggiato e areato è il primo passo da fare se il piccolo presenta i sintomi del colpo di calore. Se manifesta segni di mancamento, è necessario porlo a terra sdraiato con gli arti inferiori più sollevati rispetto al corpo e somministrare liquidi non troppo freddi a piccoli sorsi. In caso di comparsa di febbre superiore ai 38° somministrare un antipiretico, quale il Paracetamolo o l’Ibuprofene. Se il bambino non migliora, o in presenza di disturbi della coscienza, è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso.

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