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Bambini in vacanza… Quali possibili “incidenti di percorso”?

Intervista della dott.ssa Elena Piacentini, pediatra CDI

Bambini in vacanza… Quali possibili “incidenti di percorso”?

Virus e batteri non vanno in vacanza. E durante l’estate il caldo, il mare o piscine e la vita all’aperto favoriscono il rischio di infezioni e di malattie.
Le più diffuse sono: infezioni cutanee, allergie da punture d’insetto, gastroenteriti e intossicazioni alimentari, reazioni da contatto causate da meduse e tracine, colpi di sole e colpi di calore.

Infezioni alla pelle

La problematica più frequente durante l’estate è l’insorgenza di infezioni alla pelle.

Punture di insetti o un’igiene leggermente trascurata possono provocare per esempio, l’impetigine, un’infezione che colpisce le porzioni di pelle più esposte, solitamente viso o arti. È possibile riconoscere questa patologia osservando l’eventuale comparsa di bolle piene di liquido chiaro che scoppiano lasciando una crosticina che non va mai grattata.

Un’altra infezione cutanea tipica della stagione estiva è quella delle micosi da piscina, comunemente conosciute come “funghi”. Il contagio è favorito dal contatto diretto con altri bambini già infetti oppure anche, semplicemente, dal frequentare luoghi pubblici in primis le piscine senza prendere precauzioni per evitare il contatto con aree non sicure dal punto di vista igienico. Le micosi si riconoscono perché si presentano come chiazze sotto le piante dei piedi o sui palmi delle mani. Anche in questo caso, si tratta di un’infezione fastidiosa perché provoca molto prurito, evitando, per quanti possibile, di grattarsi per far sì che guarisca più in fretta.

Un’infezione molto comune quando salgono le temperature, soprattutto tra i bimbi con meno di 3 anni, è la sudamina. Quando fa caldo infatti, dato che l’organismo non riesce a disperdere efficacemente il sudore, questo rimane sul corpo, ristagnando in tutti quei punti che stanno a contatto tra loro come le ascelle, il collo o il retro delle ginocchia. Si formano, allora, dei puntini rossi fortemente pruriginosi: il rischio è principalmente quello che il bambino si autoprocuri delle lesioni a forza di grattarsi. 

Altro capitolo importante per quanto riguarda la stagione estiva è senz’altro quello dovuto alle possibili problematiche dovute a punture di insetto. Non solo zanzare, ma le punture di molti insetti possono creare grossi problemi in estate e provocare infezioni di vario genere: si va dal semplice arrossamento al rischio di shock anafilattico in caso di allergia. Altri sintomi possono essere dolore attorno alla puntura, febbre e sensazione di malessere, tutti segnali destinati a sparire in 5-10 giorni. Nei casi più gravi, per esempio se ci accorgiamo che il bambino reagisce alla puntura e mostra difficoltà respiratorie oppure se siamo a conoscenza di una forma allergica, è fondamentale agire tempestivamente per evitare conseguenze più gravi con la eventuale somministrazione di adrenalina, così come quella di ossigeno e di fluidi per via endovenosa e l’esecuzione di accurati esami di laboratorio volti a confermare la sensibilizzazione al veleno di un determinato insetto.

Le infezioni da contatto

Anche le cosiddette infezioni da contatto sono piuttosto frequenti ad esempio non dobbiamo sottovalutare le punture di meduse o tracine, che provocano un dolore intenso e un senso di bruciore molto fastidioso. In questi casi è importante agire prontamente, disinfettando l’area interessata prima con l’acqua di mare e poi con il bicarbonato, per far sì che l’infezione venga lenita velocemente. Le tracine, invece, sono piccoli pesci che si trovano vicino a riva, anch’esse possono pungere i bagnanti. In questo caso, bisogna mettere subito il piede o la mano colpita sotto la sabbia calda affinché il calore lenisca il dolore. E’ importante non usare ammoniaca, limone, aceto, o alcol sul sito di puntura non strofinare o grattare perché si corre il rischio di mandare in circolo le tossine rilasciate; non utilizzare pinzette per rimuovere eventuali frammenti di tentacoli perché la lacerazione di tessuti provocherebbe la fuoriuscita di tossine; non disinfettare con acqua dolce, troppo fredda o ghiaccio. 

I problemi gastrointestinali

Altri problemi molto frequenti sono purtroppo quelli gastrointestinali. La gastroenterite di origine infettiva dovuta a virus come il Rotavirus, Norovirus, Adenovirus e batteri come Escherichia coli, Salmonella, Shigella e Campylobacter rappresenta una causa importante di possibile disidratazione. Soprattutto E. coli può essere implicato nell’insorgenza della cosiddetta diarrea del viaggiatore, così come possono essere implicati anche alcuni parassiti (Giardia, Entamoeba histolytica, Cryptosporidium).

Il colpo di sole e di calore

Infine, dobbiamo proteggere i nostri bambini dai colpi di sole e colpi di calore. Il colpo di sole è legato all’esposizione diretta ai raggi solari. Comporta un aumento della temperatura corporea oltre i 38 gradi e può associarsi a scottature. Il colpo di calore, invece, si manifesta quando la temperatura esterna è molto alta e una persona non riesce efficacemente a disperdere calore. A volte il colpo di calore si sovrappone a quello di sole. I più a rischio sono i bambini, tanto più quanto più sono piccoli. Per evitare i colpi di sole e di calore è fondamentale evitare l’esposizione prolungata al sole, soprattutto nelle ore più calde e in assenza di un’adeguata protezione a livello del capo. Tra i sintomi: febbre, cefalea, nausea, irritabilità, confusione mentale, e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e collasso cardio-circolatorio.

                                       

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