La Cassazione Penale ha stabilito che i giudici di merito, prima di condannare una società ai sensi del D.Lgs. 231/2001, devono accertare preliminarmente l’esistenza, la conformità e l’effettiva attuazione del modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dalla norma.
Per affermare la responsabilità del datore di lavoro, in caso di infortunio subito da un lavoratore correttamente formato e informato, con violazione delle norme di prevenzione aziendale, è necessario verificare puntualmente l’eventuale instaurazione, nella concreta situazione, di una prassi aziendale di tolleranza delle condotte pericolose.
L’utilizzo, anche complementare e sussidiario, di attrezzature meccaniche è sufficiente per giustificare l’aumento del premio dovuto all’Inail: basta la loro presenza nello svolgimento dell’attività.
La Norma definisce criteri, strumenti e metodologie per il processo di asseverazione della bontà dei Modelli di Organizzazione e Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (MOG-SSL) da parte degli Organismi Paritetici, a supporto di quanto previsto dall’art. 51 del D.lgs. 81/2008.
Un rifiuto, per cessare di essere considerato tale, deve essere sottoposto a un’operazione di recupero effettuata da un soggetto autorizzato.
Secondo la Corte di Cassazione Civile è dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura, complemento o accessorio che possa in concreto costituire una barriera protettiva rispetto a qualsiasi rischio per la salute e la sicurezza del lavoratore.
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