Le strategie nutrizionali per affrontare il freddo.
Intervista alla dott.ssa Francesca Paparella, biologa nutrizionista CDI

Corsa, ciclismo, trekking, sci… sono protagonisti delle stagioni fredde e, talvolta, l’alimentazione necessita di essere ottimizzata tenendo conto che Il corpo umano in quel momento è esposto a fattori come basse temperature e talvolta altitudine, oltre all’impiego di energia, condizioni che causano adeguamenti fisiologici, di cui è necessario tener conto per apportare calorie e nutrienti necessari all’organismo e prevenire fenomeni di eccessivo affaticamento o infortuni.
Non solo le attività outdoor ci sottopongono a dei cambiamenti, ma anche tutte quelle indoor che si svolgono all’interno di stadi o altri ambienti simili che comunque espongono gli atleti a basse temperature. E’ importante, inoltre, precisare che è una condizione fondamentale un’adeguata preparazione atletica per affrontare correttamente tutte queste attività correttamente.
Aumento del fabbisogno energetico: il ruolo dei macronutrienti
Il freddo stimola il processo attraverso cui il corpo produce calore per garantire l’omeostasi termica. Questo comporta un incremento del consumo calorico, soprattutto durante l’attività fisica.
I nutrienti necessari:
- Carboidrati complessi: avena, riso integrale, patate, pane di segale. Favoriscono un rilascio graduale di glucosio per una risorsa di energia a lungo termine.
- Zuccheri semplici: miele, frutta… sono fonti di energia a rapido assorbimento per un recupero immediato delle forze.
- Grassi Buoni: olio extravergine d’oliva, frutta secca, semi oleosi… sono fonte di energia e supporto alla funzione cellulare.
- Proteine: uova, legumi, carni magre, pesce, latticini. Fondamentali per la sintesi proteica e il recupero muscolare.
- Acqua: è essenziale idratarsi adeguatamente per evitare disidratazione.
Pasti caldi: termoregolazione e rispetto dei tempi di digestione
Consumare pasti caldi in inverno ha un impatto positivo sia sulla temperatura corporea che sul benessere psicofisico. Spesso, si commette l’errore di mangiare troppo poco o scegliere alimenti molto elaborati, rischiando di partire appesantiti o affaticati, avere cali di energia o problemi gastrointestinali durante la performance sportiva.
E’ importante che il pasto pre-attività, che sia esso la colazione o il pasto principale, sia adeguato come apporto calorico e composizione e rispetti i tempi di digestione (1,5/2h circa e in base agli alimenti introdotti).
LA COLAZIONE
Un’idea di colazione potrebbe essere una buona tazza di tisana con pane con miele o marmellata oppure pane con fichi e noci.
E’ bene, però, prestare attenzione a quantitativi elevati di fibra che non sono ben tollerati da tutti prima di una performance atletica, come anche i derivati del latte, quindi attenzione ad alimenti integrali e latte o yogurt: non esiste un pasto ideale uguale per tutti noi, ma è necessario imparare ad ascoltarsi e non aggiungere o provare alimenti e pratiche nuove prima di una performance sportiva, per evitare disturbi imprevisti all’apparato gastro-intestinale che potrebbe influenzarne la resa o recare disagi.
PASTI PRINCIPALI
Ai pasti principali ci possiamo orientare sulla scelta di un piatto completo, ad esempio, una zuppa calda, ideale per reintegrare liquidi, sali minerali e fibre e farci trascorrere un momento di benessere, ma sempre prestando attenzione agli alimenti tollerati nella sua formulazione. Inoltre è possibile trasportarle facilmente in versione liofilizzate, quando non abbiamo molto spazio per trasportare i pasti nello zaino e sono necessari lunghi tragitti.
Idratazione invernale: prevenire la disidratazione silente
In condizioni di freddo, la percezione della sete si riduce, ma il rischio di disidratazione rimane elevato. Una corretta idratazione è cruciale per il trasporto dei nutrienti e la regolazione della temperatura corporea, inoltre altri fattori possono influenzare il fabbisogno di acqua e favorire la disidratazione, come ad esempio il vento, a cui spesso si è esposti in questa stagione. Quindi:
- Bere regolarmente e in maniera graduale anche senza stimolo della sete.
- Preferire acqua, tisane e brodi vegetali.
Micronutrienti e antiossidanti: rinforzare il sistema immunitario
L’esposizione al freddo e lo stress fisico rendono ancor più necessari processi elementi che supportino la riparazione e la ripresa da eventuali danni da stress meccanico da esercizio. È quindi fondamentale assumere micronutrienti che possano supportare tali meccanismi. Ad esempio:
- Vitamina C: agrumi, kiwi, cavoli, peperoni…
- Vitamine del Gruppo B: Cereali integrali, legumi, carne, pesce, uova, latte e formaggi…
- Vitamina D: pesce grasso, tuorlo d’uovo, esposizione solare…
- Zinco: semi di zucca, carne rossa magra, legumi…
- Vitamina A: Uova, carote, zucca, peperoni…
E’ importante sottolineare che una dieta equilibrata, salvo casi specifici, apporta tale fabbisogno senza la necessità di integrazione che deve essere sempre valutata da personale professionale.
Freddo e criticità di alcune bevande
ALCOOL
Una delle sostanze a cui venivano attribuite proprietà di una migliore gestione del freddo è l’alcool, ma in realtà non è così, anche se la nostra percezione immediata è quella di provare una sensazione di calore. Inoltre l’alcool non supporta l’idratazione, anzi in alcuni casi può favorire disidratazione e può compromettere le nostre energie e velocità di riflesso, per tanto se viene usualmente limitato a un consumo moderato per i suoi effetti sulla salute, è ancor più controindicato quando si svolge attività sportiva o allenamento.
CAFFE’
Alcune ricerche tra cui una, pubblicata nel 2022, suggerisce che l’assunzione di caffè, in alcuni momenti e in dosi specifiche, possa contribuire alla performance sportiva e ridurre la percezione di fatica, tuttavia spesso si riportano episodi di tachicardia, insonnia, nervosismo, disturbi gastro-intestinali, per tanto la stessa pubblicazione evidenzia la necessità di ulteriori prove, prima di consigliarne il consumo a tali fini. Anche in questo è importante ascoltarsi e comprendere meglio perché necessitiamo di caffeina e quali conseguenze ha sul nostro organismo prima di consumarla.