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Come affrontare l’emergenza Coronavirus con i bambini

Quello che stiamo vivendo è un periodo storico e umano che sta coinvolgendo tutto il mondo dai più piccoli fino agli anziani: viviamolo con consapevolezza stimolando in noi i processi di adattamento preziosi di cui ognuno è dotato. Intervista alla dott.ssa Chiara Segale, psicologa CDI

E’ fondamentale spiegare ai bambini cosa sta accadendo e renderli partecipi e consapevoli sempre, ogni fascia di età apprenderà naturalmente contenuti diversi e con profondità proprie cosa sia il Coronavirus, per i più piccini all’età dell’asilo nido è molto utile fargli vedere dei video predisposti per loro, ne stanno girando in rete moltissimi, nel loro piccolo capiranno un nuovo modo di starnutire e di contare mentre lavano le manine, i più grandicelli della scuola materna capiscono già che c’è un virus e il concetto di malattia.
Con l’età scolare iniziano a comprendere il concetto di cura e di prevenzione nei loro termini corretti, alle medie e alle superiori i ragazzi in autonomia usano i mezzi tecnologici per cercare risposte alle loro paure, leggono i dati della protezione civile e cosa stanno facendo i tanti nuovi “eroi in camice bianco” ogni giorno, leggono le nuove disposizioni.
E’ importante con loro cominciare un confronto, aiutarli a ragionare in modo critico su quello che ci sta accadendo, non lasciarli soli con le loro paure, ma neppure nell’illusione che va tutto bene e possono fare quello che vogliono.

Riorganizzare le giornate

Occorre riorganizzare le nostre giornate che siano familiari o da soli cogliendo anche la grande occasione che abbiamo, il tempo si è rallentato improvvisamente tante volte lo abbiamo chiesto, tante volte ci siamo lamentati che non c’era tempo, che stavamo perdendo noi stessi presi dalla centrifuga della quotidianità e avevamo l’illusione che era solo col fare fare fare che potevamo sentirci a posto e sicuri… ma intanto molti erano negli ambulatori di psicoterapeuti e psichiatri con ansiolitici, antidepressivi e ipnoinducenti per il sonno.
Allora ecco che il tempo del Coronavirus chiede e obbliga allo stop e a guardare a quello che si ha in un altro modo nell’unico modo con cui avremmo dovuto sempre guardarlo, la vita in primis, le persone che amiamo e ciò che abbiamo, nulla era scontato e questi sono veri doni, quante persone si ammalano di depressione perché non hanno qualcosa o di ansia perché devono ottenere ancora chissà cosa, e invece se guardassero ciò che hanno come lo guardano oggi non si sarebbero magari ammalati.
Possiamo oggi noi adulti giocare e coccolare i nostri figli… c’è tempo… e i nostri bambini guardano stupiti e increduli anche queste giornate con a casa la mamma e il papà, si pranza e si cena insieme, si gioca alla sera insieme, quanto bisogno hanno che noi stiamo con loro senza il minuto contato…..possiamo regalarglielo e loro si accorgono felici che possiamo dedicarci a loro.

Scuola e tempo libero

E’ importante aiutarli a riorganizzare la scuola on line, i grandi delle medie, superiori e università hanno le videolezioni, verifiche e interrogazioni nella nuova modalità on line, vanno aiutati a non perdere il ritmo e a riorganizzarsi, ma anche per loro occorre che possano disporre di tempo libero per riposarsi e per fare sport, tante anche le applicazioni con sport di gruppo organizzato.
Possono addirittura visitare gratuitamente in modo virtuale i musei più belli del mondo. Alle elementari è importante che i genitori possano organizzare le molteplici stampe di compiti che le scuole inviano, sarebbe utile che non arrivassero tutti i giorni ma ad esempio il lunedì per poter pianificare il lavoro settimanale incastrandolo con le ore che i genitori hanno bisogno al pc per il loro lavoro che, seppur rallentato, persiste per molti. Consiglio di relegare lo studio su mezza giornata, meglio se la mattina per non modificare il ritmo dei bambini e far si che i pomeriggi passino riscoprendo i tanti giochi di cui le loro camere sono piene ma che i videogiochi e la tv hanno da anni sostituito. Nella quarantena avranno l’occasione forse di aprire e guardare giochi ricevuti a Natale e ancora poco considerati.

Più tempo ai giochi, meno davanti a TV, tablet e videogiochi

Verranno in mente nuovi giochi da fare, da costruire, la mente dei bambini ha l’occasione, se gliela diamo, di rimettersi al lavoro per come è stata creata, rideranno di più, al contrario avranno sempre di più la faccia imbambolata e maggiori disturbi dell’attenzione se per noia e per comodità dei genitori staranno ancora più ore davanti agli schermi.
Consiglio davanti agli schermi:

  • 1 ora al giorno per i bambini della materna
  • 2 ore al giorno per i bambini delle elementarI
  • Ai ragazzi più grandi è concesso di più proprio perché tutto è spostato online, l’importante che facciano cose costruttive, il chattare e fare video-aperitivi e feste sono ottime cose per non perdere la socializzazione, ma devono essere limitate a massimo 2 ore al giorno, importante stimolare anche nuovi interessi nei ragazzi che ben prima del Coronavirus già faticavano a trovare

Il tempo che ci viene regalato oggi deve essere utile per comunicare di più anche con i tanti adolescenti chiusi nelle loro stanze e che magari con meno attrazioni avranno anche voglia di conoscere i loro genitori. Possiamo fare sport anche con i nostri figli e regalarci ore di yoga e meditazione, quando mai avremmo potuto farlo e soprattutto con loro, riorganizziamo le nostre case e il nostro tempo con il ritmo per cui eravamo stati programmati, viviamo il presente per curarci, non ammaliamoci per controllare il futuro.


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