Approfondiamo il tema con la dott.ssa Deborah Fazzini, Direttrice UP Diagnostica per Immagini

La risonanza magnetica (RM) è una delle tecniche di imaging più avanzate e utilizzate in ambito diagnostico. Una delle principali differenze tra le apparecchiature RM riguarda l’intensità del campo magnetico, espressa in Tesla (T). Le due tecnologie più diffuse sono quelle a 1,5 Tesla e 3 Tesla, entrambe considerate ad “alto campo”, ma con caratteristiche e applicazioni differenti.
CDI dispone al suo interno 6 Risonanze Magnetiche, 4 collocate presso la sede di Via Saint Bon, una nella sede di Viale Liguria e una nella sede in Bicocca.
Cos’è il Tesla nella risonanza magnetica?
Il Tesla è l’unità di misura del campo magnetico. Un campo più intenso consente di ottenere immagini più dettagliate, migliorando la qualità diagnostica. Le RM a 1,5T sono lo standard clinico mondiale, mentre quelle a 3T rappresentano la tecnologia più avanzata attualmente disponibile in ambito clinico.
Quando è preferibile la RM a 3 Tesla?
La RM a 3T è particolarmente indicata per:
- Studi neurologici
- RM della prostata
- Imaging funzionale cerebrale (fMRI)
- Piccole articolazioni (mano, polso, dita)
Quando è preferibile la RM a 1,5 Tesla?
- La RM a 1,5T è ancora la più diffusa rappresenta lo standard clinico mondiale, quindi esami e protocolli sono facilmente confrontabili tra ospedali diversi.
Altamente affidabile per:
- Esami della colonna vertebrale
- Studio addome e pelvi
- Studi senologici
- Grandi articolazioni (bacino anca ginocchio, spalla,)
La scelta tra RM a 1,5T e 3T dipende dal tipo di esame, dalla condizione clinica del paziente, dal quesito diagnostico e dalla necessità di dettaglio diagnostico. Entrambe le tecnologie offrono elevata qualità. Lascia allo specialista radiologo l’appropriatezza di scelta dell’apparecchiatura da usare, chiedi consiglio.