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Prendersi cura della donna e della sua gravidanza

La gravidanza è per definizione abitare il tempo dell’attesa. L’importanza della genetica prenatale. Intervista alla dott.ssa Elena Mandorino, psicologa CDI

La gravidanza rappresenta un momento di forte cambiamento nella vita della coppia e della donna: il corpo si modifica per fare spazio a una nuova vita, ci si abitua gradualmente alla presenza di un bambino, che si fa sentire tra movimenti nella pancia e sintomi legati alla gestazione.

In questo tempo dell’attesa, è più che legittimo che la donna e la coppia, accanto ad emozioni quali gioia e felicità, sperimentino vissuti di incertezza, paura e preoccupazione circa lo stato di salute del nascituro. Su questo terreno emotivo fertile e carico di sensazioni, la consulenza genetica prenatale può rivelarsi fondamentale nell’individuare alcuni fattori di rischio che potrebbero condurre a difficoltà di varia entità con conseguenze sia sul feto che sulla gestione della salute della donna in gravidanza sia sull’intero nucleo familiare.

Il ruolo della genetica medica

La specialità di genetica medica rappresenta uno dei modi possibili per gestire l’incertezza e cercare più informazioni. La consulenza genetica può aiutare la donna e la coppia a chiarire, spiegare e ampliare le conoscenze. È un bisogno legittimo quello di comprendere meglio la propria gestazione.

La consulenza genetica poggia su tre dimensioni da cui prende vita la conversazione medico-paziente:

  • la ricerca scientifica
  • la medicina clinica
  • la comunicazione
I test prenatali

Sono considerati test di screening poiché non forniscono una vera e propria diagnosi, ma danno un’indicazione della probabilità che il feto presenti o meno un’alterazione cromosomica, una malformazione congenita o di altre malattie. Lo screening  consente, quindi, di monitorare la salute non solo della gestante, ma anche del bambino, fornendo indicazioni su eventuali approfondimenti diagnostici.

L’investimento affettivo” e il ruolo dello psicologo

La presenza di uno specialista psicologo è fondamentale laddove emergesse un esito ad alto rischio rispetto alla probabilità che sia presente una anomalia cromosomica fetale. Questo perché l’esito di questi test, quando si riceve tra la 17esima e la 20esima settimana di gestazione, coincide con il periodo in cui si sta sviluppando al massimo quel particolare investimento affettivo che una gestante prova nei confronti del suo “bambino in pancia” (Grace, 1989). Questo legame materno-fetale viene chiamato “attaccamento prenatale” (Muller, 1996; Della Vedova, 2005, 2007) e inizia a partire alla decima settimana di gestazione (Caccia et al., 1991) per poi aumentare fortemente intorno alla 16esima settimana.

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