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La prevenzione del diabete

Intervista alla Dottoressa Elena Barbieri, medico specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, consulente CDI

Nell’attualità non ci sono ancora metodi per prevenire l’insorgenza del diabete mellito di tipo 1, mentre è relativamente semplice prevenire in modo efficace il diabete mellito di tipo 2, la forma più diffusa di questa malattia che si sviluppa tendenzialmente in età adulta ma che negli ultimi anni si diagnostica sempre più spesso anche nei bambini e nei giovani con significativo eccesso ponderale.

Quali sono i fattori di rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2?

Studi scientifici hanno dimostrato che un’alimentazione sana e l’esercizio fisico permettono di ridurre del 58-60% il rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2 in quelle persone che sono considerate ad aumentato rischio per la presenza di alcune caratteristiche quali:

  • Età superiore ai 45 anni
  • Sovrappeso in particolare se a localizzazione addominale
  • Vita eccessivamente sedentaria
  • Famigliarità per la malattia
  • Donne che hanno sviluppato diabete gestazionale o che hanno partorito un figlio di peso superiore ai 4 kg
  • Peso alla nascita inferiore ai 2,5 Kg o superiore ai 4 Kg
  • Elevata glicemia a digiuno
  • Ipertensione arteriosa
  • Intolleranza ai carboidrati (una forma di prediabete)
  • Appartenenza a gruppi etnici ad alto rischio (ispanici, asiatici, africani)

Sarebbe però un errore considerare la prevenzione del diabete di tipo 2 importante solo per i soggetti ad alto rischio in quanto purtroppo questa patologia è in continuo aumento nella popolazione generale. Basti pensare che solo in Italia si contano quasi 4 milioni di persone con una diagnosi effettiva di malattia e si stima che almeno 1 altro milione di persone sia affetta da diabete mellito di tipo 2 senza saperlo in quanto ancora troppo spesso si sottovaluta il significato di una glicemia elevata e si tarda quindi a porvi opportuno rimedio.  

Quali sono i consigli da seguire quotidianamente per una prevenzione adeguata?
Trattandosi quindi di una malattia che è possibile prevenire, il modo migliore per combatterla è non ammalarsi grazie ad uno stile di vita corretto fin dall’infanzia. Per questo la Società Italiana di Diabetologia (SID) ha stilato un semplice ma efficace decalogo seguibile da tutti nella quotidianità:

  • Raggiungere e mantenere il peso forma
  • Mangiare una porzione abbondante di verdura ad ogni pasto ed almeno due porzioni di frutta al giorno
  • Alternare i cereali integrali a quelli raffinati prediligendo il più possibile i primi
  • Consumare con moderazione i grassi di origine animale (insaccati, formaggi)
  • Limitare l’assunzione di dolciumi a 1-2 porzioni alla settimana; bere pochissime bibite zuccherate
  • Mangiare ogni tanto i legumi al posto della carne e non dimenticare mai il pesce
  • Utilizzare come condimento l’olio di oliva, anche extravergine, ma con moderazione
  • Bere il vino con moderazione (massimo 2 bicchieri al giorno per gli uomini ed 1 al giorno per le donne), evitare i liquori
  • Smettere di fumare
  • Esercizio fisico moderato ma costante (può essere sufficiente una passeggiata di 20-30 minuti al giorno o un’attività di 150 minuti alla settimana).

Quali sono i momenti più critici per le donne?
Una particolare attenzione deve essere posta alle donne in due importanti momenti della loro vita.Il primo riguarda l’età fertile in quanto, parallelamente all’aumento del sovrappeso e dell’obesità, si sta riscontrando anche un incremento nelle diagnosi di diabete gestazionale. Il diabete gestazionale è una forma di diabete che insorge per la prima volta in gravidanza e che generalmente si risolve con il parto ma che pone le pazienti ad aumentato rischio di sviluppare successivamente diabete mellito di tipo 2. Dato che la presenza di diabete gestazionale, se non diagnosticato e trattato adeguatamente, può portare ad importanti complicanze precoci e tardive sia per la madre che per il feto, è fondamentale eseguire una prevenzione già prima del concepimento (seguendo il decalogo sopra riportato) e durante la gravidanza (limitando l’incremento ponderale, a maggior ragione se era già prima presente un eccesso di peso, e mantenendo uno stile di vita attivo).Il diabete gestazionale, qualora diagnosticato, deve inoltre diventare un’occasione di prevenzione per il diabete mellito di tipo 2 in quanto alle pazienti deve essere spiegato il rischio potenziale negli anni a venire e devono essere invitate a favorire l’allattamento al seno e a seguire il decalogo della prevenzione. Il secondo momento importante per la prevenzione nella donna è quello dell’ingresso in menopausa quando, con i cambiamenti ormonali, subentrano anche importanti modificazioni nel corpo femminile (aumento della circonferenza vita con distribuzione addominale del grasso corporeo, tendenza all’incremento di peso) e del profilo di rischio cardiovascolare (aumento dei valori della pressione arteriosa, aumento del colesterolo con riduzione della frazione protettiva HDL). Tutti questi cambiamenti possono favorire la comparsa delle alterazioni metaboliche che predispongono alla comparsa di iperglicemia e di diabete mellito di tipo 2. L’età menopausale dovrebbe quindi diventare un momento importante in cui la donna impara a riscoprire se stessa ponendo in primo piano la propria salute e, tramite la valorizzazione della prevenzione, la tutela del proprio futuro benessere.

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