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Infezione da Sars-CoV-2: cosa è importante sapere

Intervista alla dott.ssa Giovanna Orlando, infettivologa CDI

Come si trasmette l’infezione da Sars-CoV-2?

È un’infezione virale che si diffonde principalmente tra persone a stretto contatto (distanza inferiore ai 2 metri) tramite le goccioline di saliva diffuse con i colpi di tosse o gli starnuti da una persona infetta. La malattia che ne deriva si chiama COVID-19.

Le persone malate di COVID-19 sono quelle che trasmettono maggiormente l’infezione, ma è possibile che l’infezione si trasmetta anche nelle fasi precedenti la comparsa dei sintomi. È possibile anche una infezione indiretta tramite il contatto con superfici o cute contaminata.

Chi è a rischio di malattia grave

Al 18 marzo 2020 si sono contagiate nel mondo più di 200.000 persone. In Italia sono oltre 35.000 i casi. Circa l’81% dei soggetti che si infettano non si ammalano (soggetti asintomatici) o si ammalano mostrando sintomi molto blandi. Negli altri casi si sono osservate forme anche gravi di malattia con polmoniti interstiziali bilaterali e grave insufficienza respiratoria che necessita di un adeguato supporto respiratorio in ambiente ospedaliero e talvolta anche in reparti di Rianimazione (10%).

I sintomi principali (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) si possono manifestare da 2 a 14 giorni dopo l’esposizione.

Complessivamente la mortalità legata alla malattia da COVID-19 è del 5,8% ma è necessario analizzare bene questo dato. Alcuni soggetti sono, infatti, a maggior rischio di malattia grave. Nei soggetti di età superiore ai 80 anni la mortalità sale al 14,8%. In presenza di malattie croniche la mortalità aumenta: nei pazienti con malattie cardiovascolari è del 10.5%, nei pazienti diabetici del 7.3%, nei pazienti con malattie polmonari croniche del 6.3%, nei pazienti con ipertensione arteriosa del 6% e nei pazienti con patologie oncologiche del 5.6%. Per contro la mortalità nella fascia di età compresa fra 10 e 50 anni è dello 0.2-0.9% e al di sotto dei 10 anni la mortalità è pari a 0.

Ma, attenzione! La mortalità dipende anche da un altro fattore essenziale: la capacità del sistema sanitario di accogliere in ambiente idoneo i soggetti malati. Anche una persona giovane può andare incontro a insufficienza respiratoria grave con necessità di ricovero in Rianimazione. Quindi, se in periodo epidemico da un lato è necessario adeguare le disponibilità di strutture e personale sanitario con apertura di nuovi centri specialistici, terapie sub-intensive e rianimazioni, dall’altro è indispensabile che CIASCUNO cooperi per ridurre i contagi e quindi la pressione sul sistema sanitario: solo questo sforzo comune e coordinato potrà consentire il ricovero in ambiente idoneo di tutti coloro che ne hanno bisogno.

Quali sono i rischi di una infezione da COVID-19 nelle donne in gravidanza?

Fino ad oggi non si sono osservate forme cliniche particolarmente gravi nelle donne gravide infettate con COVID-19 e non è stata dimostrata una trasmissione verticale dell’infezione dalla madre al feto anche se i casi descritti in letteratura medica attualmente sono molto pochi. Tuttavia, poiché è noto che le donne in gravidanza sono più soggette a infezioni anche gravi delle vie respiratorie, sarebbe opportuno mantenere un elevato livello di attenzione per prevenire il contagio da COVID-19 (Jie Qiao: Lancet 2020; 395: 760-762).

Così come per altre infezioni virali durante la gravidanza anche l’infezione da COVID-19 potrebbe essere associata a parto pretermine e basso peso alla nascita del neonato. Non ci sono dati sugli effetti a lungo termine sul neonato di una infezione materna da COVID-19. Non ci sono dati sulla possibilità di trasmissione dell’infezione dalla madre al neonato attraverso l’allattamento al seno anche se in piccoli studi non sono state trovate tracce di virus nel latte materno.

Come proteggersi dall’infezione?

Continuiamo a sentire le raccomandazioni per ridurre il rischio di infettarsi e per ridurre il rischio di trasmettere l’infezione, ma è necessario sottolineare ancora alcuni passaggi:

  • Queste precauzioni devono essere mantenute ogni giorno per tutto il periodo dello stato di emergenza.
  • Evita i luoghi affollati come bar, discoteche, centri commerciali, ecc. per ridurre la probabilità di venire in contatto stretto con persone malate
  • Evita baci, abbracci, strette di mano per ridurre il rischio di trasmissione diretta ed indiretta dell’infezione.
  • Quando starnutisci o tossisci elimina il fazzoletto che hai utilizzato in un contenitore chiuso e lavati le mani con acqua e sapone o con gel a base alcoolica per almeno 40 secondi.
  • Mantieni uno stretto isolamento domiciliare se hai una infezione che non necessita il ricovero in ospedale per evitare di diffondere il contagio ad altri che potrebbero manifestare sintomi ben più gravi.
  • La contagiosità della malattia dipende sia dal virus ma anche dalla possibilità di esporsi o di esporre al contagio. Per ridurre questa probabilità adotta TUTTE le misure di prevenzione che ti vengono indicate dalle Autorità sanitarie.
  • Mantieniti informato sulla evoluzione dell’epidemia e delle disposizioni sanitarie per la sicurezza di tutti.

Le mascherine

Esistono diversi tipi di mascherine che hanno capacità filtranti diverse. Quelle che si trovano in commercio sono i respiratori di sicurezza FFP2 (o N95) e le “mascherine chirurgiche”.  I primi, vista la carenza internazionale per l’elevata richiesta in periodo pandemico, dovrebbero essere utilizzati esclusivamente dal personale sanitario ad elevato rischio di esposizione.
Le mascherine chirurgiche sono efficaci per proteggere non tanto chi le sta indossando, quanto le persone che stanno intorno. Quindi questo tipo di mascherina deve essere utilizzata da chi presenta sintomi di infezione respiratoria come tosse, raffreddore o febbre per evitare di diffondere il contagio. La National Academy of Science statunitense sostiene che la  mascherina chirurgica può dare una certa protezione anche se imperfetta sempre che indossare una mascherina non spinga a comportamenti irresponsabili o poco attenti alla propria sicurezza.

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