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Immergersi in sicurezza

Intervista alla dott.ssa Marta Frigo, medico otorinolaringoiatra CDI

Quali sono i principali consigli prima e dopo un’immersione?

  • Fondamentale è effettuare una valutazione otorinolaringoiatrica per verificare se dal punto di vista anatomo-fisiologico il diver sia idoneo ad affrontare un ambiente iperbarico, non solo prima di approcciare la subacquea, ma anche dopo eventuali incidenti barotraumatici o decompressivi.
  • Prima delle immersioni è consigliato fare un ciclo di irrigazioni nasali con soluzione fisiologica per evitare ristagni mucosi nel sistema rino-tubarico che potrebbero rendere difficoltosa la compensazione dell’orecchio medio.
  • Non è assolutamente accettabile l’utilizzo di tappi per le orecchie durante le immersioni.
  • Fare sempre una prima compensazione in superficie appena prima di iniziare la discesa.
  • Dopo le immersioni, soprattutto in acque tropicali, lavare l’orecchio esterno con acqua dolce, asciugare immediatamente i condotti uditivi esterni e a fine giornata instillare delle soluzioni disinfettanti come alcol borico 3%.
  • Le orecchie dopo le immersioni devono essere “libere”, tutti i sintomi come orecchio pieno, sensazione di acqua nell’orecchio , fischi o ipoacusia sono segno di un danno locale e necessitano di controllo a breve e sospensione temporanea dalle immersioni.

Chi deve prestare particolare attenzione?

  • i bambini, che sempre più spesso vengono avvicinati in tenera età alla subacquea, poiché hanno un sistema rino-tubarico non ancora “maturo” o possono avere ancora residui adenoidei che non permettono una corretta compensazione
  • i soggetti con patologie rino-sinusali croniche
  • i soggetti che abbiano avuto episodi recidivanti di vertigine
  • i soggetti con eczema dei condotti uditivi esterni
  • i soggetti che abbiano avuto perforazioni barotraumatiche e non della membrana timpanica

Quando è sconsigliato immergersi?

  • dopo interventi chirurgici maggiori sull’orecchio medio (peresempio dopo gli interventi per otosclerosi)
  • ogni qual volta il subacqueo abbia sintomi di congestione naso-sinusale è consigliato abortire l’immersione subacquea per evitare inutili barotraumi
  • dopo una recente perforazione timpanica
  • dopo un episodio di ipoacusia neurosensoriale post barotraumaticao da malattia da decompressione fino a risoluzione del problema e fino a successiva valutazione di idoneità
  • nel caso in cui,anche se il paziente non mostra alcuna patologia del distretto ORL, tecnicamente non riesca ad acquisire la manovra di compensazione
  • in caso di vertigini invalidanti recidivanti

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