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Il cioccolato fa bene?

Intervista alla dott.sa Giampaola Guido, medico cardiologo, consulente CDI

Il cioccolato fa bene?

Non tutto il cioccolato è uguale. I potenziali benefici per la salute, del cioccolato confezionato, altamente addolcito, sono praticamente nulli. I benefici per la salute del cioccolato fondente, invece, sono numerosi.

Perché il cioccolato fondente “fa bene”?
Il cioccolato fondente (per definizione con contenuto di cacao puro tra il 70 ed il 99%) contiene antiossidanti. Due gruppi di antiossidanti prevalgono nel cioccolato fondente: i flavonoidi e i polifenoli. E’ stato attualmente dimostrato che il cacao del cioccolato fondente ha un alto contenuto di polifenoli e flavonoidi, anche più del vino e del tè. Quindi più alta è la percentuale di cacao della tavoletta di cioccolato fondente, più antiossidanti saranno contenuti e maggiore sarà l’azione contro i radicali liberi, così dannosi per la salute delle arterie.

Perché il cioccolato fondente migliore la salute del cuore?
I flavonoli sono il principale tipo di flavonoidi trovati nel cioccolato fondente. Sono antiossidanti naturali che si trovano anche in alcuni tipi di frutta, verdura, tè e vino rosso. L’assunzione di flavanoli del cacao può ridurre l’insorgenza di malattie cardiovascolari attraverso molteplici meccanismi. Questi componenti riducono infatti l’aumento dei trigliceridi, la glicemia a digiuno, la resistenza all’insulina e l’infiammazione sistemica, principali fattori di rischio per “malattie cardiometaboliche”. Hanno un effetto molto positivo sulla salute del cuore perché contribuiscono ad abbassare la pressione sanguigna e migliorano il flusso sanguigno al cuore oltre che al cervello. I flavonoli del cioccolato fondente possono aiutare anche a rendere le piastrine del sangue meno viscose e capaci di coagulare, riducendo il rischio di infarto ed ictus. Inoltre il cioccolato fondente è una fonte di acido oleico ed è utile nel controllo dei valori di colesterolo. Il cacao ha quindi effetti positivi sul sistema cardiovascolare, grazie al suo potente effetto antiossidante.

Qual è la dose quotidiana consigliata di cioccolato fondente?
Per godere di questi effetti è consigliabile un consumo quotidiano di una dose pari a circa 6 grammi.

Cioccolato nei bambini: quando assumerlo e in che quantità?
Generalmente i pediatri consigliano di non introdurre il cioccolato nella dieta dei bambini prima del compimento del secondo anno perché, fino a quell’età, il fegato e i reni non sono ancora maturi per elaborarlo.
Il cioccolato non contiene solo cacao ed è spesso troppo ricco di grassi saturi e zuccheri: anche dopo il compimento dei due anni va quindi offerto ai bambini con molta moderazione. Da non sottovalutare, inoltre, la proprietà eccitante e stimolante del cacao e, di conseguenza, del cioccolato. E’ dunque preferibile offrire piccoli assaggi a colazione o, comunque, non nelle ore serali.
Il cioccolato andrebbe preferibilmente associato ad altri alimenti: per esempio lo si può offrire insieme al pane o all’interno di una torta fatta in casa. In ogni caso, il consumo abituale non è consigliabile. È un alimento da introdurre solo saltuariamente nella dieta dei bambini.

Che tipo di cioccolato offrire ai bambini?
Sicuramente un cioccolato di ottima qualità, preferibilmente fondente, non dimenticando di controllare attentamente la lista degli ingredienti, cercando di evitare i prodotti scadenti e troppo poveri di cacao.
È inoltre consigliabile lasciar perdere i cioccolatini farciti, le merendine al cioccolato, spesso troppo ricche di zuccheri e grassi saturi, e tutti quei tipi di cioccolato troppo elaborati, per esempio il cioccolato aromatizzato e quello con aggiunta di ripieni vari.

Cioccolato ed umore
Nel cacao sono contenute sostanze in grado di influenzare il tono dell’umore. La presenza di carboidrati, come gli zuccheri, facilita la produzione di endorfine che stimolano sensazioni di euforia e attenuano il dolore. In secondo luogo, nel cacao sono presenti sostanze come feniletamina e anandamide, che solitamente vengono prodotte quando gli esseri umani provano sentimenti, favorendo quindi una sensazione di benessere. Importante è anche la presenza di triptofano, un amminoacido responsabile delle proprietà antidepressive, che interviene nella produzione della serotonina.
La serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nel sistema nervoso centrale e nell’apparato gastrointestinale. Conosciuta come l’ormone del buonumore, è coinvolta in effetti in varie funzioni per regolare digestione, sonno, dolore, apprendimento e memoria.
I principali rischi da carenza di serotonina sono depressione, attacchi di panico, disturbi della personalità, fame nervosa, ipertensione, cattiva memoria, eiaculazione precoce, fino ai casi più gravi di rigidità muscolare e difficoltà di movimenti. Quando l’organismo non è in grado di produrre la giusta quantità di serotonina, diventa basilare integrarla con la dieta.
È presente soprattutto in latticini, uova, carne, salmone, semi di girasole, soia, sesamo e zucca, patate, banane, farinacei integrali, noci, mandorle, ortaggi a foglia verde, cacao e cioccolato fondente. Considerato per eccellenza il migliore antidepressivo naturale, il cioccolato fondente, da prediligere nella variante biologica, stimola le endorfine e contribuisce a riportare il buon umore.
Non dimenticate però che se presente in eccesso, la serotonina favorisce la comparsa di emicrania; ecco perché in caso di mal di testa è sconsigliabile mangiare il cioccolato, soprattutto fondente e in grandi quantità.

Cioccolato per tutti?
ll cioccolato contiene anche dei principi attivi stimolanti. Stiamo parlando della concentrazione relativamente modesta in caffeina e teobromina, una sostanza caffeino-simile, che può causare problemi solo alle persone ipersensibili alla loro azione farmacologica.
Per il contenuto in stimolanti, l’assunzione di cioccolato dev’essere tenuta sotto controllo in caso di:

  • sintomi ansiosi;
  • gravidanza e allattamento;
  • sindrome del colon irritabile e diarrea in genere (l’intestino ha gli stessi recettori del tessuto nervoso e subisce i medesimi effetti impartiti dai neurotrasmettitori).

Cioccolato e disagi cardiaci
L’eccesso di cioccolato nella dieta, a causa dell’effetto stimolante, è controindicato in caso di complicazioni cardiache legate al ritmo e alla frequenza dei battiti (tachicardia, aritmia ecc)..

Cioccolato e reazioni pseudoallergiche
Le stesse ammine sono responsabili delle reazioni pseudoallergiche (puntini rossi sulla cute accompagnati a prurito), che possono affliggere gli individui predisposti dopo una scorpacciata di cioccolato

Ossalati del cioccolato e assorbimento del calcio
Essendo ricco di ossalato, un antinutriente che si unisce al calcio a livello intestinale impedendone l’assorbimento, il cioccolato andrebbe consumato con moderazione da chi soffre di osteoporosi e demineralizzazione ossea. Inoltre, si consiglia di ingerirlo lontano dai pasti caratterizzati dalle fonti alimentari di calcio (latte, formaggi ecc)…

Cioccolato e GERD
Il cioccolato è sconsigliato nella dietoterapia di molte affezioni a carico dell’apparato digerente come: gastrite ed ernia iatale associate a malattia da reflusso gastroesofageo.

Cioccolato e diabete

  • si al cioccolato, ma solo fondente al alta percentuale di cacao;
  • si a cioccolato di qualità e quindi ricco di flavonoidi;
  • no a cioccolato al latte o bianco;
  • no agli eccessi di cioccolato: diabetico o no, è consigliabile moderarne l’assunzione. Uno o due dei tipici quadretti piccoli al giorno.

Quali sono le proprietà delle altre tipologie del cioccolato?
Abbiamo visto le proprietà benefiche del cioccolato fondente, ma in commercio esistono un’infinità di tipi di cioccolato e di prodotti a base di cioccolato.
Il cioccolato al latte rispetto al cioccolato fondente presenta minori concentrazioni di cacao ma mantiene, in misura ridotta, le stesse caratteristiche nutrizionali. Il suo gusto risulta più dolce grazie all’aggiunta di zuccheri e proprio in seguito a ciò, c’è anche un apporto calorico superiore.
Il cioccolato bianco risulta essere mediamente calorico con circa il 31% di grassi e il 58 % di zuccheri. La quota di grassi è data principalmente dalla presenza di burro di cacao e di derivati del latte. In realtà esso non contiene polvere di cacao e proprio a ciò si deve la sua colorazione. L’assenza di cacao lo rende fra gli altri quello con minore potere antiossidante ma d’altro canto è privo di sostanze eccitanti: proprio perché ottenuto con maggiori concentrazioni di latte e suoi derivati, risulta essere più ricco in calcio e vitamina B2.

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