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Cute e sole. Come proteggere la pelle del volto prevenendo la formazione di discromie, rughe e lesioni precancerose

Conoscere il proprio fototipo è uno degli aspetti più importanti da tenere presente prima di esporsi al sole. Intervista alla dott.ssa Michela Quaglini, dermatologa CDI

Durante l’anno si aspetta con ansia l’arrivo della bella stagione, che è sinonimo di giornate soleggiate e tiepide, pomeriggi al parco per godersi un buon libro, passeggiate sulla spiaggia per beneficiare dei primi raggi del sole caldo, trekking ed escursioni. L’esposizione solare però favorisce il rilascio di radicali liberi responsabili dello stress ossidativo.

E’ importante proteggersi sempre e mai sottovalutare la protezione della pelle quando si pratica sport all’aria aperta: si suda e non si riflette sull’azione dei raggi ultravioletti. Scegliere la protezione giusta è fondamentale. Pertanto il corretto livello di protezione deve essere indicato dal dermatologo e dipende dal fototipo della singola persona.

Cos’è il fototipo

Il fototipo rappresenta una classificazione utilizzata in dermatologia ed è un indicatore delle reazioni della pelle all’esposizione alle radiazioni ultraviolette. Conoscere il proprio fototipo è uno degli aspetti più importanti da tenere presente prima di esporsi al sole. A seconda delle caratteristiche di ognuno il fototipo indica le reazioni della pelle all’esposizione ai raggi ultravioletti e la quantità di melanina che l’organismo riesce a produrre; di conseguenza, il livello di abbronzatura che si può raggiungere, senza rischiare scottature ed eritemi oppure, peggio ancora, rischiare la formazione di tumori della pelle o un invecchiamento precoce della cute. E’ basilare per poter scegliere la crema con il giusto fattore di protezione solare che possa tutelare la salute della pelle evitando così i danni fotoindotti.

Come riconoscere a quale fototipo si appartiene?

Di seguito i 6 fototipi, o tipi di pelle:

  • Fototipo 1: carnagione chiara, capelli biondi oppure rossi e occhi chiari. Presenza di efelidi. Si tratta di una pelle delicata, particolarmente sensibile ai raggi ultravioletti, che può sviluppare eritemi importanti. Ha difese minime, si scotta con facilità ed ha difficoltà ad abbronzarsi. Per questo l’esposizione al sole andrebbe limitata e supportata da una protezione molto alta (fattore 50+);
  • Fototipo 2: carnagione rosata, capelli biondo scuro oppure castano chiaro, occhi chiari o nocciola. Presenza (talvolta) di efelidi. Si tratta di una tipologia di pelle con una capacità di abbronzatura ridotta e che, dopo l’esposizione al sole, può essere soggetta a eritemi, scottature, irritazioni. Il consiglio è di utilizzare un fattore di protezione abbastanza alto (da 50 a 30);
  • Fototipo 3: particolarmente diffuso nei paesi occidentali, caratterizza le persone con carnagione dorata, capelli castani, occhi chiari oppure scuri. In questo caso la pelle è in grado di raggiungere, nel tempo, un’abbronzatura omogenea, ma è altrettanto vero che può scottarsi se viene esposta intensamente ai raggi del sole. Fattore di protezione media (da 30 a 20);
  • Fototipo 4: l’identikit delle persone con questo fototipo corrisponde a carnagione olivastra oppure scura, capelli castano scuro o nero, occhi scuri. Assenza di efelidi (come è anche per i fototipi 5 e 6). Questo fototipo si abbronza facilmente e raramente si ustiona. Occorre garantirsi una protezione solare adeguata, utilizzando un fattore di protezione media (da 25 a 20);
  • Fototipo 5: difficilmente la persona con questo fototipo (carnagione bruna oppure olivastra, capelli neri, occhi scuri) viene danneggiata dai raggi del sole. In questo caso l’abbronzatura è intensa e duratura e si ottiene abbastanza facilmente. Una protezione bassa (fattore intorno al 20) va applicata in ogni caso, in particolar modo per prevenire la comparsa di macchie;
  • Fototipo 6: si tratta del fototipo che contraddistingue a le persone con carnagione nera, capelli neri e occhi scuri, la cui carnagione non cambia colore dopo l’esposizione solare. Certo, la pelle non ne risente, ma deve sempre essere schermata (protezione bassa, fattore intorno al 15), con particolare attenzione alle zone delicate come le labbra.
Proteggersi, anche in città

Nella stagione primaverile ed estiva occorre idratare in modo adeguato la pelle del viso e del corpo,in particolare facendo molta attenzione sulla scelta anche della crema idratante  viso per il giorno. Le più indicate sono quelle con fattore di protezione sia per gli Uvb sia per gli Uva, ovvero raggi che non scottano ma sono allo stesso modo nocivi. Proteggersi in città come se fossimo in vacanza, anche per quanto riguarda l’orario di esposizione al sole, evitando le ore centrali della giornata (fra le 12 e le 16). E per chi non vuole rinunciare al trucco, la scelta è quella di prediligere sempre prodotti con filtri solari, senza dimenticare l’importanza, per una protezione maggiore, di applicare una crema solare prima del trucco.

Sia in vacanza sia  in città la protezione non va mai dimenticata, e va applicata almeno una ventina di minuti prima dell’esposizione al sole. Questo perché i raggi solari abbinati all’inquinamento aggrediscono la pelle e la espongono a scottature, irritazioni ed eritemi.

Pertanto esporsi sempre al sole con la consapevolezza che occorre proteggere la pelle in modo adeguato, prendendo il sole in modo responsabile, con gradualità, nelle ore migliori e consultando sempre il proprio dermatologo nella scelta di una  crema solare adatta al proprio fototipo.

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