Da modello pionieristico di medicina di prossimità a riferimento per la prevenzione e la diagnosi precoce, il CDI celebra 50 anni di attività. Presente in Lombardia con 35 sedi, ad oggi ha offerto oltre 165 milioni di prestazioni a 20 milioni di persone.
Presentato a Palazzo Giureconsulti il programma di eventi e iniziative per la città alla presenza del sindaco Giuseppe Sala. La legacy sociale delle celebrazioni prevede anche le collaborazioni con l’Opera San Francesco e con il Comune di Milano per la riqualificazione di una via cittadina all’insegna dello sport e della vita sana per i più giovani.

Milano, 21 maggio 2025 – Il Centro Diagnostico Italiano ha avviato oggi le celebrazioni per i cinquant’anni di attività con l’evento “50 Anninsieme. Diagnostica precoce e prevenzione: oggi come ieri, guardiamo al domani”. A Palazzo dei Giureconsulti, nel cuore di Milano, la presidente Diana Bracco ha ripercorso le tappe della storia del CDI alla presenza delle istituzioni: Federica Picchi, sottosegretario con delega Sport e Giovani di Regione Lombardia, Simona Loizzo, presidente Intergruppo per la sanità digitale e le terapie digitali della Camera dei Deputati e capogruppo nella Commissione affari sociali della Camera dei Deputati, Alessandro Spada, presidente di Assolombarda e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
All’evento sono inoltre intervenute, con due contributi scientifici, Maria Cristina Messa, professoressa ordinaria di diagnostica per immagini e radioterapia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, già ministro dell’Università e della Ricerca, e Francesca Ieva, professoressa associata di statistica al Politecnico di Milano e co-direttrice del Centro Health Data Science di Human Technopole.
Diana Bracco, presidente e CEO del Gruppo Bracco e del Centro Diagnostico Italiano, ha sottolineato che questo anniversario è un’occasione per raccontare una storia fatta di medicina di prossimità, innovazione tecnologica e impegno nella prevenzione: “Non celebriamo solo una ricorrenza ma un’idea di sanità che ci guida da mezzo secolo: un’idea innovativa per quell’epoca che ebbe subito un grande successo perché puntava sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla medicina di prossimità. Il CDI metteva per la prima volta le persone al centro. Dal 1975 a oggi sono stati visitati oltre 20 milioni di pazienti, e siamo orgogliosi di essere diventati nel corso del tempo parte integrante della vita dei milanesi e di tanti italiani che continuano a sceglierci. In questi 50 anni abbiamo contribuito a cambiare il modo di fare prevenzione e diagnosi in Italia, e vogliamo continuare a farlo, con lo stesso spirito pionieristico con cui siamo nati.”
Il 50° anniversario è anche un momento per dire grazie a Milano, la città che ha accompagnato la crescita del CDI. Per tutto il 2025, il Centro Diagnostico organizzerà eventi aperti alla cittadinanza, dedicati a prevenzione, salute e benessere, con particolare attenzione a giovani, donne, famiglie e sportivi. Tra le iniziative in programma anche, a partire dal 10 giugno, lo spettacolo teatrale “Canti d’Ippocrate”, una produzione speciale realizzata da Piccolo Teatro Strehler e, il 1° luglio, la seconda edizione dell’evento CDI dedicato alla prevenzione “Equilibrio. Energia. Benessere”, negli spazi di STEP – Futurability District. Senza dimenticare gli eventi scientifici dedicati alla comunità medica tra cui “Shaping the Future of Medical imaging: Human Digital Twin & Healthy Longevity” che si terrà il 23 maggio presso ISPI – Istituto degli Studi di Politica Internazionale. Oltre agli eventi, il CDI vuole confermare il suo impegno sociale e l’attenzione al contesto della città attraverso due iniziative:
- Il rafforzamento del sostegno all’Opera San Francesco per i Poveri ETS, con l’offerta di servizi gratuiti.
- La riqualificazione di una via cittadina, in collaborazione con il Comune di Milano, all’interno del Municipio 7 dove il CDI ha la sua sede di via Saint Bon, trasformandola in uno spazio per la salute e la pratica sportiva, come gesto concreto di restituzione alla comunità.
Nel 1975, quando è nato il CDI, parlare di “medicina territoriale” era una novità assoluta. L’intuizione alla base era semplice ma rivoluzionaria: portare la salute vicino alle persone, sia in termini di prossimità fisica che di attenzione individuale.
Andrea Mecenero, amministratore delegato del Centro Diagnostico Italiano, ha aggiunto: “Oggi, questo modello si è consolidato e diffuso attraverso percorsi diagnostici su misura, check-up personalizzati e un’integrazione continua tra diagnosi, prevenzione e cura, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla qualità: introduzioni di quest’anno la nuova tomografia computerizzata a conteggio di fotoni (Photon Counting Computed Tomography), presso la sede di via Saint Bon, una tecnologia di ultima generazione che rivoluziona l’accuratezza dell’imaging diagnostico e la Mappatura Nei Total Body Advanced, unica a Milano, presso la sede Bionics di Largo Augusto – un nuovo esame con AI integrata, pensato per offrire un servizio di diagnosi precoce del melanoma.”
Crescita, numeri e impatto: 20 milioni di pazienti in 50 anni Da start-up visionaria creata da un gruppo di imprenditori illuminati e professionisti del settore capitanato da Fulvio Bracco, padre di Diana Bracco, e da Sergio Chiappa, professore di radiologia dell’Università di Milano, a punto di riferimento per la salute dei cittadini lombardi, CDI oggi conta 35 sedi in Lombardia (erano 22 dieci anni fa), un team di oltre 2000 professionisti, e accoglie ogni anno oltre 1.300.000 pazienti, di cui 600.000 utenti unici.
Ultima inaugurata la sede Bionics Symbiosis, in zona Scalo Romana. In 50 anni CDI ha erogato 165 milioni di prestazioni e ha assistito 20 milioni di pazienti serviti, di cui 5 milioni in convenzione con il SSN, 5 milioni con fondi assicurativi, 6 milioni in solvenza e 4,3 milioni attraverso la medicina del lavoro.
Solo nel 2024, CDI ha realizzato 5,7 milioni di test di laboratorio, 300.000 prestazioni di diagnostica per immagini, 700 sedute di radioterapia e 1,15 milioni di visite ambulatoriali, con un fatturato di oltre 150 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2023.