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Antibiotici: perché è fondamentale evitarne l’abuso

L’abuso di antibiotici non solo è inefficace contro molte malattie comuni, ma favorisce la diffusione di batteri resistenti, rendendo le cure future più difficili e costose. È una pandemia silente che possiamo combattere solo con un uso consapevole e responsabile. Parliamone con la dott.ssa Cristina Balzarotti, pneumologo CDI

Gli antibiotici sono tra le scoperte più rivoluzionarie della medicina moderna. Tuttavia, il loro uso eccessivo o scorretto sta generando una delle più gravi minacce sanitarie globali: l’antibiotico-resistenza.

Cos’è l’antibiotico-resistenza?

Si tratta della capacità di alcuni batteri di sopravvivere ai farmaci progettati per eliminarli. Questo fenomeno rende le infezioni più difficili da trattare, aumenta il rischio di complicazioni, decessi e costi sanitari.

La situazione in Italia: dati allarmanti

Secondo il Rapporto AIFA 2025, in Italia il consumo di antibiotici è in aumento del 5,4% rispetto al 2022, con picchi stagionali del 40% nei mesi invernali, spesso legati a un uso improprio contro virus come influenza e raffreddore, contro i quali gli antibiotici sono inefficaci.

  • 22,4 dosi medie giornaliere ogni 1000 abitanti: è il consumo medio di antibiotici per uso sistemico nel 2023.
  • Quasi il 50% degli anziani ne fa uso almeno una volta l’anno.
  • Impennata di prescrizioni pediatriche e in ambito ospedaliero.
  • L’Italia è sotto la soglia UE per l’uso di antibiotici “Access” (quelli a minor rischio di generare resistenze): solo il 54,4% contro l’obiettivo del 65%.
  • Il Drug Resistance Index è in aumento per batteri come Escherichia coli, Streptococcus pneumoniae ed Enterococcus faecium.
  •  Il fenomeno batteri resistenti costa al SSN 2,4 mld di euro

Antibiotici: quando servono davvero e perché usarli con attenzione

Gli antibiotici sono farmaci potenti, ma non sempre sono la soluzione giusta. Ecco cosa devi sapere per usarli in modo corretto e proteggere la tua salute.

  • Gli antibiotici vanno prescritti solo dal medico
    Non tutti i sintomi simili indicano la stessa malattia. Solo il medico può valutare se è necessario un antibiotico.
  • Cosa evitare:
    • Non acquistare antibiotici senza ricetta.
    • Non usare quelli avanzati da vecchie terapie.
    • Non conservarli per “uso futuro”.
    • Non condividerli con altre persone.
  • Gli antibiotici non curano virus, febbre o dolori
    Gli antibiotici combattono i batteri, non i virus. Non servono contro raffreddore, influenza o mal di testa.
    Lo sapevi? Fino all’80% delle malattie invernali (come tosse, mal di gola, raffreddore) è causato da virus. Gli antibiotici in questi casi sono inutili.
  • Usarli male può causare effetti collaterali
    Prendere antibiotici quando non servono può provocare:
    • Diarrea
    • Nausea
    • Eruzioni cutanee
  • Attenzione alla dose e durata
    Gli antibiotici vanno usati alla dose prescritta, non si deve mai ridurre il numero delle somministrazioni o il dosaggio della dose, devono essere assunti per tutti i giorni prescritti dal medico. Ridurre la durata della terapia ai primi accenni di miglioramento può provocare un mancato controllo dell’infezione, con necessità di successiva terapia con altro tipo di antibiotico.  Se la sintomatologia non migliora al termine del ciclo previsto, contattare il medico.    
  • Guarire richiede tempo
    Le malattie invernali durano in media da pochi giorni a 2-3 settimane. Ecco una guida indicativa:
MalattiaDurata media
OtiteFino a 4 giorni
Mal di golaFino a 7 giorni
RaffreddoreFino a 10 giorni
InfluenzaFino a 14 giorni
SinusiteFino a 17 giorni
TosseFino a 21 giorni

Se i sintomi persistono o peggiorano, consulta il medico, soprattutto se hai più di 65 anni o soffri di patologie croniche.

  • Molti sintomi si possono gestire con farmaci da banco
    • Antidolorifici per febbre e dolori
    • Spray e pastiglie per la gola
    • Espettoranti per liberare le vie respiratorie
    • Decongestionanti nasali
    • Antistaminici per starnuti e naso che cola

Consiglio extra: Bere molti liquidi e riposare

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