Il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, istituito nel 2010 e mai entrato effettivamente in funzione, è stato soppresso. Il Ministero dell’Ambiente preannuncia il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti 2.0, ma nel frattempo torna in vigore la normativa precedente.
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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2018 è stato pubblicato il Decreto Legge n. 135 del 14 dicembre 2018, “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione”.
L’articolo 6 di tale decreto dispone che dal 1° gennaio 2019 sia soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), e che fino alla definizione e alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la tracciabilità dei rifiuti sia garantita attraverso il registro di carico e scarico e il formulario di identificazione dei rifiuti, come previsto agli articoli 188, 189, 190 e 193 del Dlgs 152/06 nel testo previgente alle modifiche apportate dal Dlgs 205/10.
Nel suo Comunicato Stampa del 12 dicembre il Ministero dell’Ambiente ha preannunciato il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, attualmente in fase di studio: “Si deve entrare in una sorta di Sistri 2.0 che digitalizzi l’intera tracciabilità dei rifiuti e i documenti fiscali, superando in tal modo il doppio binario cartaceo/digitale e il registro di carico e scarico”. Nell’attesa, ci si continuerà ad affidare al cartaceo.