News

Alluce valgo: la nuova tecnica percutanea che riduce dolore e tempi di recupero

Ne parliamo con Marco Pozzolini, chirurgo ortopedico CDI

Negli ultimi anni, anche in chirurgia ortopedica si sta affermando con forza il concetto di mininvasività, già ampiamente diffuso in altre branche della medicina. L’obiettivo è chiaro: ottenere gli stessi risultati della chirurgia tradizionale, ma con incisioni più piccole, meno traumi ai tessuti e un recupero più rapido e meno doloroso.

Cos’è la chirurgia mininvasiva del piede?

La chirurgia mininvasiva, detta anche chirurgia percutanea, è una tecnica che consente di intervenire sulle strutture ossee e sui tessuti molli del piede attraverso micro-incisioni di pochi millimetri. Attraverso queste aperture, il chirurgo utilizza strumenti motorizzati di precisione, come frese e bisturi miniaturizzati, per correggere deformità e rimuovere esostosi (escrescenze ossee).

Il tutto avviene sotto controllo visivo grazie a monitor ad alta definizione (amplificatori di brillanza), che permettono di seguire in tempo reale ogni fase dell’intervento, garantendo massima precisione e sicurezza.

Quali patologie si possono trattare con la chirurgia percutanea?

Questa tecnica è particolarmente indicata per la correzione delle principali deformità dell’avampiede e del retropiede, tra cui:

  • Alluce valgo
  • Dita a martello
  • Metatarsalgie
  • Neuroma di Morton
  • Quinto dito varo
  • Fasciti plantari, con o senza sprone calcaneale
  • Morbo di Haglund

Grazie alla versatilità della chirurgia percutanea, è possibile intervenire su ossa, capsule articolari e tendini, riducendo al minimo il trauma chirurgico.

I vantaggi della chirurgia mininvasiva del piede

Rispetto alla chirurgia tradizionale, la tecnica mininvasiva offre numerosi benefici:

  • Minore rischio di infezioni post-operatorie
  • Dolore ridotto, spesso limitato a una lieve dolenzia
  • Tempi di recupero dimezzati
  • Assenza di cicatrici evidenti
  • Deambulazione precoce, già nei primi giorni dopo l’intervento

Dopo l’operazione, il paziente indossa fasciature correttive che vengono sostituite 2-3 volte nel primo mese. Inoltre, è possibile camminare fin da subito grazie a calzature post-operatorie specifiche, che favoriscono una deambulazione corretta e sicura.

Quando è indicata la chirurgia percutanea per l’alluce valgo?

L’alluce valgo è una delle deformità più comuni del piede, caratterizzata dalla deviazione laterale del primo dito e dalla formazione di una protuberanza ossea (la cosiddetta “cipolla”). Quando il dolore diventa persistente e limita le attività quotidiane, la chirurgia può rappresentare una soluzione efficace.

La tecnica percutanea è indicata nei casi in cui la deformità non sia eccessivamente avanzata e il paziente desideri un trattamento meno invasivo, con tempi di recupero più brevi e minori complicanze.

Conclusioni: una nuova era per la chirurgia del piede

La chirurgia mininvasiva percutanea rappresenta una vera rivoluzione nel trattamento dell’alluce valgo e di molte altre patologie del piede. Grazie a tecniche sempre più raffinate e strumenti di precisione, oggi è possibile correggere le deformità in modo efficace, sicuro e con un impatto minimo sulla qualità della vita del paziente.

Se soffri di dolori al piede o di deformità come l’alluce valgo, parlane con uno specialista ortopedico: potresti scoprire che la soluzione è più semplice e meno invasiva di quanto pensi.

Iscriviti alla newsletter di CDI

Tieniti informato su prevenzione, analisi e cura. Ricevi tutti gli aggiornamenti di CDI via mail, iscriviti alla newsletter.

Ti abbiamo inviato una mail per convalidare la registrazione.

Controlla la tua casella di posta.

Si è verificato un errore durante la registrazione alla newsletter, si prega di riprovare.

Accessibilità