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Colesterolo: il buono, il brutto e il cattivo

Una rapida guida alla dislipidemia e al ruolo del colesterolo HDL, LDL e dei trigliceridi. Ne parliamo con il dott. Alberto Diano, cardiologo CDI

La dislipidemia è una condizione molto comune che significa avere alti livelli di grassi nel sangue, in particolare il colesterolo e i trigliceridi. Conoscerli meglio è il primo passo per proteggere il cuore e prevenire malattie cardiovascolari.

Il buono: il colesterolo HDL

Il colesterolo HDL svolge una funzione protettiva: agisce come uno “spazzino”, raccogliendo il colesterolo in eccesso dalle arterie e portandolo al fegato, dove viene eliminato.

Alti livelli di HDL sono associati a un minor rischio di infarto e ictus. Le donne in età fertile hanno solitamente alti valori di HDL, motivo per cui hanno un rischio cardiovascolare inferiore agli uomini.

Per aumentare il colesterolo HDL è utile praticare attività fisica regolare, mantenere un peso normale e consumare grassi buoni (come quelli presenti in olio extravergine d’oliva, frutta secca e pesce azzurro).

Il brutto: i trigliceridi

I trigliceridi sono un tipo di grasso che deriva soprattutto dall’alimentazione e rappresentano una riserva di energia per l’organismo. Quando però i valori sono troppo alti, può aumentare il rischio di pancreatite e di malattie cardiovascolari.

Un’alimentazione ricca di zuccheri e alcol e una vita sedentaria sono spesso i principali responsabili dell’aumento dei trigliceridi.

Il cattivo: il colesterolo LDL

Il colesterolo LDL, anche detto “colesterolo cattivo”, è un importante fattore di rischio cardiovascolare, perché tende a depositarsi sulle pareti delle arterie, comprese le coronarie (le arterie che perfondono il cuore), formando placche e restringimenti, fino all’ostruzione.

Il processo di accumulo del colesterolo LDL prende il nome di aterosclerosi ed è la principale causa di infarto e ictus. Per tenerlo sotto controllo è fondamentale una dieta equilibrata, l’attività fisica, l’abolizione del fumo e, quando necessario, farmaci specifici prescritti dal medico (ad esempio le statine).

L’importanza della prevenzione

È importante ricordare che la dislipidemia non dà sintomi, se non quando il danno alle arterie è già molto avanzato. Inoltre, in alcune patologie genetiche dette “dislipidemie familiari”, i livelli di colesterolo possono essere estremamente elevati già nei bambini e nei giovani. Per questo è importante eseguire regolarmente gli esami del sangue e rivolgersi al Cardiologo per valutare eventuali rischi e strategie di prevenzione personalizzate. Monitorare il colesterolo buono (HDL), il brutto (trigliceridi) e il cattivo (LDL) è fondamentale per mantenere un cuore sano!


Per prenotare una visita: 02 48317444 / prenota.cdi.it
Per esami del sangue HDL, LDL e trigliceridi: non occorre la prenotazione

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