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Inquinamento da interni e sindrome dell’edificio malato

Il 7 settembre si celebra la Giornata Internazionale dell’Aria Pulita. Insieme alla dott.ssa Cristina Balzarotti, pneumologa CDI, vediamo quali sono i rischi che si corrono se ad essere inquinata è l’aria di casa o dell’ufficio

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Sindrome dell’Edificio Malato è un insieme di disturbi causati dalla scarsa qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Questo fenomeno è sempre più diffuso, soprattutto in uffici, scuole e abitazioni moderne.

Sintomi più comuni della Sindrome dell’Edificio Malato:

  • Irritazione a occhi, naso e gola
  • Mal di testa e senso di affaticamento
  • Difficoltà di concentrazione
  • Problemi respiratori e peggioramento dell’asma

L’inquinamento dell’aria indoor è una minaccia silenziosa ma estremamente pericolosa per la salute. Ecco perché è spesso ignorato, nonostante i suoi effetti dannosi:

  • Passiamo fino al 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, come casa, ufficio o scuola.
  • Secondo l’EPA, l’aria interna può essere da 2 a 5 volte più inquinata rispetto a quella esterna.
  • L’aria contaminata negli ambienti chiusi può aggravare patologie croniche come asma, BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) e allergie respiratorie.

Gli Inquinanti Indoor Più Pericolosi

Molti di questi inquinanti sono inodori e invisibili, ma possono causare gravi problemi respiratori, allergie e peggiorare condizioni preesistenti come asma e BPCO. Monitorare e ridurre la loro presenza è fondamentale per garantire un’aria più sana in casa e negli ambienti di lavoro.

InquinanteFonte
PM2.5 / PM10Cottura, fumo, polvere
VOC (Composti Organici Volatili)Vernici, spray, mobili
FormaldeideArredi, pavimenti
Monossido di carbonio (CO)Stufe, caldaie
Muffe e sporeUmidità, infiltrazioni
NO₂Gas da cucina, riscaldamento
Fumo di tabaccoSigarette

Gli effetti sulla salute respiratoria

A breve termine:

  • Tosse, respiro sibilante con eventuale riacutizzazione asmatica
  • Irritazioni oculari e nasali
  • Mal di testa, stanchezza

A lungo termine:

  • Peggioramento della funzione polmonare
  • Bronchite cronica e BPCO
  • Sviluppo di asma nei bambini

Chi è più a rischio?

  • Bambini: avendo polmoni in sviluppo, sono a rischio di una maggiore esposizione. Il fumo passivo aumenta il rischio di forme acute e di peggioramento nei bambini asmatici
  • Anziani: presentano una funzione respiratoria ridotta, per cui gli effetti provocati dall’inquinamento interno possono essere più gravi
  • Persone con asma o allergie: in presenza di inquinanti, i sintomi risultano aggravati

Come migliorare la qualità dell’aria in casa

Elimina le fonti di inquinamento
  • Evita spray profumati, incensi
  • Non fumare
  • Usa vernici e detergenti a basso contenuto di VOC
  • Pulisci con aspirapolvere HEPA e lava tessuti a 60 °C soprattutto in casi di allergie a polvere e acari
Ventila correttamente
  • Apri le finestre regolarmente
Controlla l’umidità (40–60%): sotto il 40% l’aria troppo secca può contribuire all’irritazione delle vie aeree. Superiore a 60% favorisce lo sviluppo degli acari
  • Usa un igrometro digitale
  • Umidificatori o deumidificatori in base al livello rilevato
Cura soprattutto la zona notte dei bambini
  • Utilizza coprimaterassi antiacaro
  • Evita peluche e piante in camera
  • Usa un purificatore d’aria
  • Evita tappeti e tendaggi pesanti
Arreda con piante solo se non allergeniche

Alcune piante da interno migliorano l’aria (es. sansevieria, spatifillo), ma non vanno usate in camera da letto di un allergico o asmatico, né se creano muffa nel vaso. Attenzione anche in presenza di gatti o cani: l’ingestione di foglie o fiori può essere molto pericolosa per loro.


  • Sansevieria trifasciata: assorbe la formaldeide contenuta nelle lacche, vernici e detergenti usati per le pulizie domestiche rilasciando una grande quantità di ossigeno.
    Come si cura: tenere all’ombra e dare acqua moderata.
  • Photos: perfetta in bagno e in cucina in quanto assorbe il monossido di carbonio e umidità.
    Come si cura: richiede acqua solo una o due volte alla settimana.
  • Ficus benjamin: è il cattura smog per eccellenza, capace di depurare l’aria dalla formaldeide fino a 10-12 microgrammi all’ora.
    Come si cura: clima umido, mai freddo, richiede acqua in abbondanza e un’esposizione non diretta ai raggi del sole.
  • Dracena: assorbe in un’ora circa 13.760 mg di tricloroetilene, 39.107 mg di benzene e 8.880 mg di formaldeide.
    Come si cura: posizionarla in ambienti luminosi, ma mai direttamente esposti ai raggi solari; richiede acqua regolare senza esagerare.
  • Aloe vera: è in grado di ridurre i livelli di benzene e formaldeide, i principali responsabili dell’inquinamento indoor.
    Come si cura: richiede poca acqua.
  • Spatifillo: riduce l’inquinamento indoor grazie alle sue capacità assorbenti: neutralizza soprattutto il benzolo e il tricloroetilene. Secondo gli studi può eliminare fino a 19 mg di acetone ogni ora.
    Come si cura: non adatta agli ambienti privi di luce, richiede molta acqua.

Quando il problema è in ufficio

L’inquinamento indoor negli ambienti di lavoro è una delle principali cause della cosiddetta sindrome dell’edificio malato, che può provocare:

  • Stanchezza e calo della concentrazione
  • Irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie
  • Peggioramento di allergie e asma

Come migliorare la qualità dell’aria in ufficio

-In uffici condivisi o open space può essere d’aiuto l’utilizzo di purificatori d’aria con filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air) che rimuovono fino al 99,97% delle particelle fino a 0,3 micron, tra cui:

  • Polveri sottili (PM2.5)
  • Muffe e allergeni
  • Virus e batteri aerodispersi

Vale ovviamente il divieto di fumo

-Utilizzare la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), un sistema automatico che:

  • Estrae l’aria viziata da bagni, cucine e uffici
  • Immette aria fresca filtrata dall’esterno

Tra i vantaggi:

  • Ricambio di aria
  • Riduzione di muffe, VOC e allergeni
  • Risparmio energetico grazie al recupero di calore
  • Funzionamento silenzioso e regolazione automatica

Quando aerare in città?

In città come Milano, l’aria esterna può essere inquinata da PM10 e NO₂, soprattutto:

  • Al mattino presto e in serata (traffico intenso)
  • Nei giorni senza vento o in inverno

Consigli per aerare in sicurezza:

  • Apri le finestre tra le 11:00 e le 15:00
  • Dopo pioggia o vento, l’aria è più pulita
  • Consulta app come Arpa Lombardia per i dati in tempo reale

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