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Menopausa: Una Nuova Fase della Vita Femminile

Intervista alla dott.ssa Antonella Tamborini, ginecologa CDI

La menopausa come tappa fondamentale nella vita della donna

La vita di una donna è scandita da eventi significativi che ne definiscono l’identità. Tra questi, la menopausa rappresenta una fase cruciale, l’inizio di un nuovo capitolo. Con l’aspettativa di vita femminile che oggi raggiunge gli 85 anni, circa 30 anni vengono vissuti in postmenopausa: un periodo che merita attenzione e cura per garantire una qualità della vita ottimale.

Salute e benessere in menopausa: la definizione dell’OMS

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, non semplicemente l’assenza di malattia. Tuttavia, con la deprivazione estrogenica tipica della menopausa, questo equilibrio può venire meno.

Impatto emotivo e sociale della menopausa

La menopausa, pur essendo un processo naturale, può risultare difficile da affrontare, soprattutto in un contesto sociale complesso: pensionamento, figli che si allontanano, genitori anziani. Questi fattori contribuiscono a un carico emotivo significativo per molte donne.

Carenza di estrogeni: effetti sulla salute femminile

Gli estrogeni sono un vero e proprio privilegio biologico. La loro carenza può provocare disturbi che compromettono il benessere generale:

  • Sistema cardiovascolare: aumento del rischio di ipertensione, ipercolesterolemia e malattie cardiache. Dopo la menopausa, la curva delle patologie cardiache femminili si avvicina a quella maschile.
  • Sistema scheletrico: incremento del rischio di osteoporosi, una delle principali cause di morbilità e mortalità nella terza età.
  • Sistema nervoso: la riduzione di estradiolo, progesterone e testosterone accelera la neuroinfiammazione, favorendo depressione e declino cognitivo.

Stress, cortisolo e vampate di calore

Le vampate di calore non sono solo fastidiose: ogni episodio raddoppia i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, mantenendoli elevati per ore. Questo contribuisce alla neuroinfiammazione, aggravando depressione e demenza.

Cos’è la sindrome genito-urinaria della menopausa?

Durante la menopausa, molte donne sperimentano sintomi legati all’atrofia dell’apparato genitale e urinario, una condizione nota come sindrome genito-urinaria. I sintomi più comuni includono:

  • Secchezza vaginale
  • Bruciore e prurito
  • Dolore durante i rapporti sessuali
  • Cistiti ricorrenti
  • Uretriti

Secondo uno studio australiano, già dopo tre anni dalla menopausa, oltre il 44% delle donne soffre di questi disturbi. In Italia, la percentuale sale al 79%, evidenziando quanto sia diffusa e sottovalutata questa condizione.

Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS): una soluzione efficace

La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) rappresenta una risposta concreta alla carenza di ormoni femminili. Come accade per altre disfunzioni ormonali (tiroide, insulina nel diabete), è del tutto naturale integrare gli ormoni mancanti anche in menopausa.

La TOS è considerata dalla medicina una terapia eziologica, ovvero quella che agisce sulla causa del problema, e viene definita gold standard per il trattamento dei sintomi menopausali.

Perché la TOS è poco utilizzata in Italia?

Nonostante la sua efficacia, solo il 5-6% delle donne italiane utilizza la TOS, una percentuale rimasta invariata negli ultimi 30 anni. Le cause principali sono:

  • Diffidenza verso gli ormoni
  • Scarsa informazione tra medici e pazienti
  • Accettazione passiva dei sintomi menopausali

Uno studio americano del 2002 (WHI) ha contribuito a diffondere timori infondati, riducendo l’uso della TOS anche nei Paesi nordici, dove era storicamente più diffusa (58%).

I benefici della TOS: riduzione della mortalità e miglior qualità della vita

Una revisione dello studio WHI, condotta 18 anni dopo, ha dimostrato che la TOS, se iniziata tra i 50 e i 60 anni (entro 10 anni dalla menopausa), può:

  • Abbassare il rischio di tumori, nonostante un lieve aumento del rischio di carcinoma mammario (0,08%), generalmente ben controllabile grazie alla diagnosi precoce.
  • Ridurre la mortalità globale
  • Diminuire il rischio cardiovascolare

Menopausa senza sintomi: una realtà per molte donne

Contrariamente a quanto si pensa, non tutte le donne sperimentano la sindrome climaterica con la sua gamma di sintomi: vampate di calore, insonnia, cambiamenti dell’umore, dolori osteoarticolari e secchezza vaginale. Circa il 20% delle donne attraversa la menopausa in modo sereno, talvolta con sollievo, soprattutto se ha sofferto in passato di dismenorrea o dolore pelvico cronico.

Per queste donne, la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) non è necessaria. Tuttavia, è importante sottolineare che ci sono anche donne che, pur potendo trarre beneficio dalla TOS, non possono utilizzarla a causa di controindicazioni mediche.

Quando la TOS è controindicata

La TOS è sconsigliata in presenza di:

  • Carcinoma mammario
  • Gravi epatopatie
  • Rischio tromboembolico elevato

Una nuova soluzione potrebbe per le donne con sintomatologia vasomotoria (vampate e sudorazioni), che non possano sottoporsi alla TOS può essere offerta dal Fezolinetant, un nuovo farmaco, non ormonale, approvato recentemente sia dalla Food and Drug Administration (FDA) che dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che interviene direttamente a livello dell’ipotalamo, l’area del cervello che controlla la regolazione della temperatura corporea. Rigorosamente da assumersi dietro prescrizione medica e dopo consulenza con il proprio ginecologo.

L’importanza dello stile di vita in menopausa

Che si assuma o meno la TOS, uno stile di vita sano è imprescindibile. La farmacologia non può sostituire completamente le buone abitudini quotidiane. Una corretta alimentazione, movimento regolare, abbandono del fumo, consumo moderato di alcol e attenzione alla salute mentale sono elementi fondamentali per affrontare al meglio la menopausa.

La personalizzazione delle cure

La terapia per la menopausa deve essere per l’appunto, personalizzata, al fine di trovare la soluzione più idonea per ogni donna: farmaco, dose, via di somministrazione (sistemica o topica).  Il solo disturbo genito urinario potrebbe essere risolto, ad esempio, con la semplice terapia locale a base di estriolo, un estrogeno leggero (in ovuli, crema o gel) o di prasterone (DHEA sintetico), o, ancora di promestriene, un prodotto che esiste da molto tempo e che non supera la barriera vaginale. Tutti prodotti molto sicuri, da poter applicare con tranquillità. Non va dimenticata, una molecola più recente, l’ospemifene, un antiestrogeno sistemico, che può essere utilizzato anche dalle donne con pregresso carcinoma della mammella, che abbiano terminato i cicli di terapia. Anche gel, ovuli, creme, non contenenti estrogeni, possono essere ugualmente utilizzati da quella quota di donne che non presenti un disturbo pesante.

Insomma, una soluzione c’è per tutto e per tutte: va cercata e trovata, per poter vivere al meglio questa nuova fase della vita. Buona Menopausa a tutte!

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