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Malattia di Chagas: cos’è e come si trasmette

Dall’America Latina all’Europa: come la malattia di Chagas sta diventando una minaccia sanitaria globale. Intervista al dott. Claudio Nino Droghetti – Responsabile Ambulatorio medicina dei viaggi CDI

Malattia di Chagas

La malattia di Chagas, causata dal parassita Trypanosoma cruzi, è una patologia parassitaria che, seppur storicamente legata all’America Latina, rappresenta oggi una minaccia sanitaria sempre più globale.

Diffusasi inizialmente nelle aree rurali del Sudamerica, questa malattia sta valicando i confini continentali a causa dei crescenti flussi migratori. L’Europa in particolare sta adesso affrontando nuove sfide legate alla sua prevenzione e diagnosi.

Come si trasmette la malattia di Chagas?

Il principale vettore della malattia di Chagas è un insetto notturno chiamato triatomino, noto anche come Kissing Bug. Vive in ambienti caldi e umidi, spesso nascosto tra fessure nei muri, tetti di paglia o letti di fango.

Il parassita viene trasmesso attraverso le feci dell’insetto, che dopo aver punto la pelle della vittima, defeca vicino alla ferita. Il contatto con le mucose o con piccole lesioni cutanee può permettere l’ingresso del parassita nell’organismo, soprattutto se ci si gratta o si tocca la zona con mani contaminate.

Altre modalità di trasmissione includono:

  • Da madre a figlio durante la gravidanza o il parto.
  • Trasfusioni di sangue o trapianti di organi infetti.

Malattia di Chagas in Europa e in Italia: il nuovo scenario

Nel 2024, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha lanciato un allarme: il rischio di trasmissione della malattia di Chagas in Europa è in aumento, soprattutto tramite sangue e organi provenienti da donatori infetti.

In Italia, si è deciso di affrontare il problema includendo dal 1° gennaio 2024 lo screening della malattia di Chagas nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Questo rende il test accessibile e prescrivibile gratuitamente per le donne in gravidanza considerate a rischio.

Come prevenire la malattia

Ad oggi non esiste un vaccino contro la malattia di Chagas. La prevenzione è quindi affidata a misure ambientali e igieniche. Tra le più efficaci troviamo:

  • Utilizzo di insetticidi nelle abitazioni.
  • Chiusura di crepe nei muri e nei tetti.
  • Installazione di zanzariere e reti protettive, soprattutto durante la notte.

I sintomi: quando preoccuparsi?

La malattia si manifesta in due fasi: acuta e cronica. Molte persone possono restare asintomatiche anche per anni, ma le conseguenze a lungo termine possono essere gravi.

Fase acuta

Può durare poche settimane o mesi e include sintomi come:

  • Febbre persistente
  • Dolori muscolari
  • Gonfiore
  • Mal di testa
  • Eruzioni cutanee
  • In alcuni casi, il “segno di Romaña”: gonfiore evidente a un occhio

La forma acuta è fatale in una piccola percentuale di pazienti. Il decesso è provocato da miocardite acuta con insufficienza cardiaca e meningoencefalite

Fase cronica

Colpisce circa il 30% delle persone infette e può portare a:

  • Problemi cardiaci: insufficienza, aritmie, rischio di morte improvvisa
  • Disturbi digestivi: difficoltà a deglutire (megaesofago), stitichezza cronica (megacolon)
  • Danni neurologici (più rari): neuropatie periferiche

Forme Congenite:
sono per lo più asintomatiche ma nel 10-40% dei casi si verificano manifestazioni aspecifiche quali: prematurià, basso peso alla nascita,febbre, epato-splenomegalia, anemia e trombocitemia

Diagnosi

  • Microscopia ottica di strisci di sangue (goccia spessa o striscio sottile) o di tessuto (malattia acuta)
  • Test sierologico di screening confermato da un secondo test (immuno fluorescenza indiretta-dosaggio immunoenzimatico )
  • Test basati sulla reazione a catena della polimerasi (PCR- Polimerasi-Chain Reaction)

Esiste una cura per la malattia di Chagas?

Il trattamento è più efficace nella fase acuta, quando può fermare l’evoluzione della malattia. I farmaci più utilizzati sono:

  • Benznidazolo
  • Nifurtimox
  • Terapia di supporto

Il trattamento con questi farmaci può ridurre la gravità dei sintomi, migliorare la prognosi e prevenire la progressione alla fase cronica. Nella fase cronica, la terapia antiparassitaria ha un’efficacia limitata, e la gestione si concentra sul trattamento delle complicazioni, soprattutto cardiache e digestive.

La malattia di Chagas non è più un problema confinato all’America Latina. Con l’aumento dei viaggi e delle migrazioni, anche l’Europa deve affrontare questa sfida con consapevolezza e prevenzione. In Italia, lo screening è ora più accessibile che mai: un passo fondamentale per proteggere le persone più vulnerabili.

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