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Joint Commission International: rinnovato per la settima volta l’accreditamento

I perché di una scelta di qualità – dr. Giulio Fosci, Responsabile Qualità CDI

Joint Commission International

“La qualità e la sicurezza non devono limitarsi alle targhe affisse negli uffici, ma devono essere presenti in ogni ambito delle organizzazioni”.

Con queste parole, lo scorso 25 gennaio, abbiamo concluso il settimo rinnovo dell’accreditamento Joint Commission International al Centro Diagnostico Italiano. Nei sei giorni di ispezione, tre membri della Joint Commission International hanno adottato la “Tracer Methodology”, valutando l’aderenza del CDI a oltre 700 criteri misurabili di qualità e sicurezza.

Lo hanno fatto analizzando le risposte del nostro personale sanitario, i loro comportamenti, le nostre sale operatorie, i magazzini e ogni angolo più remoto del nostro network, da Varese fino a Pavia. In più occasioni, hanno anche intervistato i nostri pazienti in attesa di una visita o impegnati in una seduta di riabilitazione. Ed è soprattutto per questi ultimi che da venti anni facciamo tutto questo.

Joint Commission International

L’Accreditamento Joint Commission International

Al Centro Diagnostico Italiano, l’accreditamento JCI è considerato un riconoscimento che ci precede: un’eredità da tutelare e da garantire a chi verrà dopo di noi. Nel mio caso si tratta del terzo rinnovo, il secondo nel ruolo di Responsabile Qualità e coordinatore della Survey.

Grazie al lavoro degli ispettori, su un totale di 700 criteri abbiamo identificato 24 ambiti a cui apportare miglioramenti. Investiremo tempo e risorse per attuare le migliorie e rendere il CDI un luogo ancora più sicuro per i nostri pazienti e per le oltre 2000 persone che ogni giorno lavorano nei nostri centri.

Il nostro obiettivo è perseguire la missione di chi, 50 anni fa, ha fondato la nostra organizzazione: avvicinare i servizi per la salute alle vite delle persone, ai luoghi di lavoro e di vita quotidiana, facendo della tecnologia e della prevenzione i pilastri dei nostri servizi.

Puntiamo ad essere un’azienda migliore e sempre più consapevole che qualità e sicurezza non possono esistere se non si ha la forza di individuare e affrontare i propri limiti. Ci adopereremo per raggiungere risultati ancora migliori fra tre anni, quando accoglieremo, ancora una volta, nuovi ispettori al Centro Diagnostico Italiano.

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