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Invecchiamento del volto: tecniche combinate allo scopo di limitare l’invasività

Intervista al dott. Franz W. Baruffaldi Preis, chirurgo plastico consulente CDI

Gli effetti di un lifting facciale sono permanenti?
L’effetto della correzione dell’invecchiamento del volto attraverso lifting indipendentemente dalla tecnica non dura una intera vita. A distanza di 8/10 anni l’orologio biologico riprende a fare muovere le lancette e si rievidenziano alcuni segni nei punti di maggiore usura. Molto dipende anche da come si gestisce il viso, da come si cura la pelle, da quanto ci si tiene lontani dai comuni veleni (fumo, eccesso di sole, intemperie). Il lifting classico è sicuramente meno temporaneo degli interventi mininvasivi che vengono proposti come alternativa al lifting o “lifting senza bisturi”, ma dopo un decennio si rende necessario qualche piccolo ritocco.

Da cosa dipende l’efficacia di un intervento?
L’efficacia di un intervento chirurgico correttivo dipende dalla tecnica così come dalle caratteristiche dei tessuti trattati. Nelle procedure in cui si eseguono ampli scollamenti e si sottopongono i tegumenti ad importanti tensioni vengono riportate complicanze da lievi a permanenti la cui frequenza aumenta con l’età del soggetto, con abitudini di vita o presenza di esiti di interventi pregressi.

Per minimizzare le complicanze cosa occorre fare quindi?
Per ottimizzare gli interventi, e minimizzare anche eventuali complicanze, è nata la tendenza a trattare in contemporanea più sedi anatomiche, limitando l’aggressività del singolo tessuto. Per aggressione si intendono grandi scollamenti, grandi trazioni e azione devascolarizzante degli strumenti utilizzati per ridurre il sanguinamento. L’orientamento attuale della chirurgia estetica è quello di dare maggiore tensione ai tessuti, restituire definizione al profilo della mandibola e rendere più marcato l’angolo tra collo e mento, ma anche di abbinare ristrutturazione a livello degli zigomi e delle guance ottenuta mediante lipofilling. Aggiungere volume a livello degli zigomi con l’introduzione di tessuto adiposo autologo permette di ottenere risultati naturali e senza rischi per la paziente. Nulla vieta di occuparsi, assieme al lifting, anche dello sguardo: sono sempre più frequenti gli interventi combinati in cui oltre al volto ci si prende cura delle palpebre che vengono corrette sia per eliminare l’eccesso di cute che per togliere le borse prodotte dal protrudere in avanti del tessuto adiposo presente a livello della cornice orbitaria.

Quanto dura l’intervento?
Generalmente le procedure non superano le tre e ciò permette alla paziente una ripresa rapida. La paziente viene tenuta sotto controllo la notte e può essere dimessa il giorno dopo. Il ritorno alla vita sociale per le donne dinamiche che non si possono permettere lunghe convalescenze avviene nell’arco di 8/10 giorni. Queste strategie chirurgiche possono essere considerate ai nostri giorni in controtendenza; infatti sempre più spesso si leggono slogan pubblicitari che propongono lifting senza bisturi a base di creme miracolose o ottenibili con macchinari dai nomi esotici. Rappresentano un ripiego, ma i risultati ottenibili con la chirurgia non sono paragonabili. La maggioranza dei pazienti che si rivolge ai chirurghi plastici è già passata attraverso questi cicli di trattamenti incruenti senza avere ottenuto grandi risultati.

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