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Burnout: il nuovo documento Inail

Un documento Inail inquadra il burnout come esito di stress lavoro‑correlato non gestito, offre criteri e strumenti per la valutazione dei rischi e definisce linee di prevenzione in coerenza con il D.Lgs. 81/2008.

La pubblicazione Inail “Il burnout: un fenomeno occupazionale” riguarda la definizione, la misurazione e la prevenzione del burnout in ambito lavorativo. Muovendo dalle attuali cornici concettuali di riferimento e dall’inquadramento ICD‑11 dell’OMS, il documento descrive il burnout come condizione legata a stress cronico non adeguatamente gestito, caratterizzata da esaurimento, distacco o cinismo nei confronti del lavoro e sensazione di ridotta efficacia professionale. L’accento è posto sulla natura organizzativa del fenomeno e sulla necessità di integrare la gestione del rischio psicosociale nei processi aziendali, a partire dalla valutazione dei rischi, dal coinvolgimento delle figure della prevenzione e dalla coerenza tra misure individuate, organizzazione del lavoro e risultati attesi.

Contesto e definizioni

Il documento colloca il burnout nell’alveo degli studi di Maslach e Leiter, recependo la definizione dell’ICD‑11 quale sindrome correlata al contesto professionale ed estesa a tutti i contesti lavorativi: quindi non solo, come in passato, ristretta alle professioni caratterizzate da un intenso contatto umano e da un forte impegno emotivo. La sua natura complessa può essere sistematizzata in tre dimensioni principali che interagiscono tra loro: esaurimento, disaffezione lavorativa, inefficacia personale. La pubblicazione presenta una sintesi ragionata delle conoscenze attuali: illustra i segni e i sintomi osservabili, le variabili organizzative che fungono da antecedenti, le ricadute sul benessere e sulle performance, nonché il raccordo con le obbligazioni prevenzionistiche del datore di lavoro. È richiamata l’importanza di una valutazione non meramente formale ma ancorata all’analisi dei processi e dei contesti, capace di integrare dati soggettivi e indicatori organizzativi.

Strumenti di valutazione e prevenzione

Il documento propone un impianto di valutazione che coniuga strumenti psicometrici validati con la lettura organizzativa. Tra gli strumenti maggiormente utilizzati figurano il Maslach Burnout Inventory (nelle sue varianti), l’Oldenburg Burnout Inventory, il Copenhagen Burnout Inventory e il CESQT; ciascuno esplora dimensioni specifiche e può essere impiegato in progetti che integrino la partecipazione dei lavoratori, la lettura dei processi e l’analisi dei dati interni. La misurazione è concepita come parte di un percorso di gestione del rischio da stress lavoro‑correlato, con attenzione alla qualità metodologica e alla traduzione in azioni di miglioramento concrete. Sul versante della prevenzione, la pubblicazione suggerisce un approccio a più livelli, in cui la prevenzione primaria agisce sulle determinanti organizzative, la prevenzione secondaria si concentra sul riconoscimento tempestivo dei segnali e sul rafforzamento delle risorse di contrasto, mentre la prevenzione terziaria assicura la presa in carico dei casi conclamati e il loro reinserimento al lavoro. L’obiettivo è coniugare efficacia e sostenibilità, evitando interventi episodici e favorendo percorsi misurabili e verificabili nel tempo.

Clicca qui per scaricare il documento Inail “Il burnout: un fenomeno occupazionale”

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