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Lo strabismo e la prevenzione oculistica pediatrica

Intervista al dott. Edoardo Ligabue – oculista CDI

Lo sviluppo del sistema visivo postnatale avviene, come evidenziato dagli studi più recenti, nei primi 6 mesi di vita ma prosegue, per ultimare la sua completa maturazione, fino agli otto anni d’età. Per questo il controllo frequente della vista è importante a partire dalla nascita fino all’ottavo anno d’età: in questo delicato periodo di plasticità, una qualsiasi patologia coinvolgente gli occhi potrà avere effetti anche irreversibili sulla funzionalità dell’apparato visivo.

Come cambia la capacità visiva con l’età?
Il visus (capacità visiva) cambia con la crescita: alla nascita è di 1/20. A quattro mesi è di 1/10; a sei mesi è di 2/10 e a un anno raggiunge i 3-4/10. E’ solo fra i due e i tre anni che la capacità visiva giunge a 10/10.

Quali sono i principali disturbi visivi?
Per un bambino piccolo è difficoltoso comunicare un disagio visivo. L’adattamento al disturbo della visione, attiva dei sistemi di compenso che garantiscono il miglior comfort visivo possibile.
Per comprendere quindi se è presente un disturbo oculare nel proprio bambino, è necessario porre sempre attenzione a come si comporta. Oltre ai difetti visivi classici come miopia, ipermetropia ed astigmatismo, vi sono anche altre patologie visive molto importanti come:

Ambliopia
L’ambliopia, o debolezza visiva, (visus minore a 7/10) risulta, in tutti gli screening, in percentuale non inferiore al 4-5% dei bambini.
Caratterizzata frequentemente dall’assenza di sintomi-segni o disturbi, l’ambliopia necessita di una diagnosi precoce al fine di una terapia dall’esito positivo. Percentuali alte di successo nella terapia si ottengono infatti prima dei 5 anni.

Strabismo
La prevalenza dello strabismo nella popolazione raggiunge il 3-5%. Nel 20% dei casi insorge nel primo anno di vita oppure intorno ai 3 anni.
Il vero strabismo è la principale causa dell’ambliopia ed è necessario riconoscerlo precocemente nel piccolo paziente, distinguendolo dalle forme non patologiche di pseudostrabismo correlate alla conformazione palpebrale (epicanto). Si sottolinea che il microstrabismo (detto anche strabismo a piccolo angolo) è esteticamente poco evidenziabile.
Sintomi-segni da non trascurare: posizioni anomale del capo, convergenza o divergenza degli occhi, frequente ammiccamento, chiusura di un occhio, tendenza ad avvicinare molto gli oggetti agli occhi durante il gioco, difficoltà a scendere le scale, ipersensibilità alla luce, ritardo motorio, alterata posizione degli occhi nella diverse direzioni di sguardo.

A quale età è consigliabile sottoporsi alla prima visita oculistica?Prima visita oculistica-ortottica tra i 6 e i 9 mesi di età (periodo in cui il bimbo si lascia visitare con più disponibilità).
Già in questa fascia di età, il personale specializzato con il supporto delle strumentazioni più moderne e idonee è in grado di valutare la presenza della visione binoculare, l’assenza di malformazioni anatomo-funzionali congenite e la presenza di eventuali difetti refrattivi.
Seconda visita ai 3 anni – età in cui il piccolo paziente è generalmente collaborativo – è raccomandabile un ulteriore controllo sia per misurare il visus monoculare sia per eseguire test di visione binoculare altamente specializzati.
Terza visita ai 5-6 anni – prima che il bambino inizi la scuola, in modo da essere pronto a fronteggiare al meglio l’attività di lavoro a distanza ravvicinata richiesta dallo studio..

L’oculista pediatrico coadiuvato dall’ortottista è in grado di risolvere una eventuale problematica strabologica migliorando la attività di gioco, studio e di lettura.In casi di maggiore gravità con comparsa di sdoppiamento dell’immagine (diplopia), necessità di occludere un occhio, impossibile messa a fuoco, alterazioni dell’allineamento bulbare, è necessario sottoporsi a idonei accertamenti specialistici eseguiti da personale esperto.
Alterazioni della motilità oculare: possono essere congenite od acquisite. Le congenite si manifestano nell’infanzia. Nel campo delle acquisite ricordiamo le paresi muscolari. Per avere una immagine singola e stabile nei due occhi si devono coordinare 12 muscoli ed il comando arriva direttamente dall’encefalo. Anche una piccola debolezza di un muscolo crea un grosso squilibrio della visione. È bene studiare il disturbo mediante appositi esami della motilità. Presso il CDI sono eseguibili un test di Hess-Gracis ed un raffinato (presente in pochissimi altri centri) schermo tangente di Harms. Test con occhiali rosso-verdi e lenti prismatiche.
Dopo la necessaria fase di cura e studio clinico è possibile correggere con appositi esercizi, occhiali prismatici, oppure chirurgicamente la deviazione oculare patologica.

La visita specialistica precoce svela tempestivamente quelle alterazioni del sistema visivo altrimenti poco, o nulla, correggibili in età più avanzata. Seguendo i consigli, del personale esperto, soprattutto riguardo il momento dell’esecuzione della visita, il bambino non sarà affatto disturbato e vivrà l’esperienza quasi come un gioco.

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