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I pericoli per gli occhi quando si va in bicicletta

Intervista al dott. Edoardo Ligabue – oculista CDI

Andare in bicicletta può comportare problemi agli occhi: polvere, pioggia, insetti, sassolini sollevati dalle ruote dei propri compagni d’uscita o dalle automobili possono colpire gli occhi e creare irritazione. Si può avvertire un bruciore persistente, tanto che risulta impossibile continuare a pedalare. Oppure gli occhi possono cominciare a lacrimare, obbligandoci a tenerli chiusi, con una ricaduta sulla capacità di gestire la bici. Infine si può avvertire una sensazione dolore o peggio di abrasione corneale. Come proteggere i nostri occhi in queste occasioni?

Quali sono i pericoli per gli occhi quando si va in bicicletta?
Andando in bicicletta può accadere che l’occhio sia colpito da un corpo estraneo, come un sassolino, della polvere oppure da un insetto. A volte l’impatto con questi corpi è talmente violento da obbligare a smettere di pedalare e bagnare l’occhio colpito. Inoltre può accadere che quando piove molti ciclisti non indossino gli occhiali protettivi o da sole e quindi la polvere e lo smog contenuto nelle gocce di pioggia si depositino negli occhi, comportando bruciore e fastidio.

Quali accorgimenti adottare per proteggere gli occhi quando si va in bicicletta?
E’ sempre preferibile curare la superficie oculare prima di partire, instillando delle lacrime artificiali in collirio per rimetterle a fine pedalata.
Anche il sole può essere un problema, infatti i raggi ultravioletti colpiscono la cornea disidratandola ed irritandola.
Quindi gli occhiali protettivi sono indispensabili, se abbiamo bisogno di occhiali da vista meglio utilizzare una montatura avvolgente che ripari bene dal vento.
Spesso il ciclista utilizza un piccolo computer per monitorare l’attività fisica e/o la strada che deve percorrere. I caratteri sono piccoli, quindi possono essere necessari degli occhiali per lettura se siamo over 45.
Sono consigliabili delle lenti multifocali che ci consentiranno una ottima visione a distanza ed anche di visualizzare il computer da bici a distanza ravvicinata.

Lenti a contatto in bicicletta: come comportarsi?
Per chi indossa lenti a contatto bisogna ricordarsi di instillare ogni 2-3 ore delle lacrime artificiali data la forte disidratazione delle lenti a causa del vento.

Infine una notizia interessante sulla possibile utilità della pedalata.
L’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze CNR ha scoperto che l’attività fisica agisce in maniera positiva sulla “plasticità cerebrale”, ovvero la capacità dei circuiti del cervello di adattarsi in risposta ai diversi stimoli ambientali. Lo studio riguardava nello specifico la rivalità binoculare che regola la percezione dei segnali diversi dei due occhi. I ricercatori hanno elaborato un esperimento per mettere alla prova la risposta degli occhi in due situazioni differenti. I 20 partecipanti, con un occhio bendato, sono stati monitorati per due ore prima mentre stavano semplicemente seduti e poi mentre pedalavano su una cyclette. I risultati hanno fatto emergere che quando i soggetti erano impegnati a pedalare, dall’occhio bendato si registrava una migliore risposta agli stimoli che non quando i soggetti erano a riposo. Tali risultati potrebbero essere utilizzati in merito nella cura di patologie quali l’occhio pigro o ambliopia. Fare della semplice attività fisica come l’andare in bicicletta può portare comunque dei benefici a chi soffre di occhio pigro, senza alcun effetto collaterale o intervento invasivo.

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